
Se mentre state passeggiando per rione Monti vi viene
l’acquolina in bocca, non vi resta che andare in via Panisperna ed entrare da Mariolina.
Ad
accogliervi c’è Marzia che con garbo e simpatia vi spiegherà le “regole” del
locale; sì perché questa ravioleria non è un ristorante ma è un laboratorio di
gastronomia, qui non c’è servizio, si mangia in piatti di polpa di cellulosa
e si beve in calici di policarbonato ma, credetemi, ne vale proprio la pena.
Nato da
un’idea di Marzia Greco e Paolo Ricca, che hanno coinvolto Mauro Secondi, il
“pastaio”, e Vincenzo Mancino il fornitore delle materie prime Mariolina è aperto da
poco più di sei mesi.
I ravioli sono quelli del pastificio Secondi, un nome, una
garanzia visto che è uno dei più rinomati pastifici del Lazio e che tra i suoi
clienti ci sono anche Giuda Ballerino e Roscioli.

Da Mariolina è possibile anche comprare i ravioli crudi, io
l’ho fatto, li ho comprati e li ho mangiati la domenica a pranzo, che dire?!
Squisiti!
Ma se non volete cucinare voi potete acquistare tutto in
loco e vi verranno consegnati in un comodo packaging che potete scaldare al
microonde una volta giunti a casa o perché no, a lavoro.
Il menù è ricco e cambia ogni mese: come primo ovviamente ci
sono i ravioli, io ho amato quelli al baccalà con pomodori confit, olive nere e
origano, buonissimi anche quelli “mariolina” con alici, ricotta di pecora e
menta, crema di patate e granella di mandorle; un altro primo sono le zuppe, c’è
quella di cavolo nero, la passatina di fagioli e la crema di zucca con gamberi
e pecorino romano.
Per secondo si possono ordinare delle ottime polpette,
manzo, pesce azzurro o ceci, tutte sfiziose e con una deliziosa cremina per
fare una scarpetta con il pane.
Da bere si può scegliere tra birra e vino, io ho scelto un rosato:
il Mabilia, DOC Calabria (100% Gaglioppo) buonissimo, si sposava alla
perfezione con i ravioli.
Oltre alle pietanze cotte è possibile prendere anche dei
piatti di salumi e di formaggi tutti DOL (di origine laziale)

Per terminare il vostro pasto non può mancare un biscottino,
rigorosamente fatto in casa oppure una crostatina.
Io vi consiglio di farci un salto perchè sono certa che la
ravioleria si farà strada tra i grandi dello street
food della capitale.
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