
Napoli è una storia infinita; ogni angolo, vicolo, monumento
ha una storia da raccontare. E noi oggi ce ne andiamo a Portici per visitare
uno dei luoghi simbolo della storia delle
Ferrovie Italiane: il Museo di
Pietrarsa. Un’antica fabbrica incastonata tra il mare ed il Vesuvio, che
regala una spettacolare vista del Golfo di Napoli.
Il Museo di Pietrarsa nasce nell’800 come industria
siderurgica e fabbrica di locomotive a vapore.
Nel 1847 acquisisce il primato industriale della penisola italiana. Ben
50 anni di vantaggio sui “cugini” della FIAT!
L’edificio si sviluppa su un’area di ben 36.000 mq e si articola
in padiglioni dove sono custoditi oggetti di valore inestimabile: la
riproduzione fedele della Bayard, il treno inaugurale della prima tratta
ferroviaria Napoli Portici del 1839; 25 locomotive a vapore; 6 locomotori
elettrici; 12 rotabili tra automotrici elettriche/nafta; 5 locomotori diesel;
25 modelli in scala di treni/carrozze/ plastici di stazioni ferroviarie; il plastico
“Brunetti”; la statua di Ferdinando II di
Borbone, una
delle più grandi opere italiane in ghisa. Per Ferdinando II era fondamentale rendersi
autonomi dai paesi stranieri "perché del braccio straniero a fabbricare
le macchine, mosse dal vapore il Regno delle Due Sicilie più non abbisognasse..."
Varcato l’ingresso, è possibile optare per un giro libero o
una visita guidata. Vi consiglio di affidarvi al personale esperto data
l’ampiezza del complesso.

- Il
primo padiglione conserva i mezzi del “passato”. Un vero e proprio tuffo
nell’800 con le locomotive a vapore e la ricostruzione storica del primo
convoglio della tratta ferroviaria Napoli - Portici. In pochi istanti verrete
catapultati in scene d’epoca, tra gli sbuffi dei treni in partenza, le donne
con gli ombrellini e gli uomini con l’orologio da taschino.
- Il
secondo padiglione sembra un negozio di giocattoli d’epoca, con tutti i modellini
esposti ordinatamente in fila. Straordinaria la ricostruzione completa di
alcune ferrovie, tra cui quella di Piazza Garibaldi, e due grandi plastici che riproducono l’intero percorso di un treno.
Il più grande è Trecentotreni, lungo diciotto metri e largo più di due, con tanto di stazione e passeggeri
in miniatura. E’ l’area che più mi
ha affascinata.
- Il
terzo settore è dedicato al cinema. Qui vengono proiettati in loop scene di
film dedicate ai “cavalli d’acciaio”.

Fra un treno che somiglia ad un tram, il vagone delle Regie
Poste Italiane ed un altro finalizzato al trasporto dei detenuti (il cosiddetto
cellulare), ecco poi comparire una piccola opera d’arte: la carrozza 10 del treno Reale,
costruita in occasione delle nozze di Umberto II di Savoia con Maria Josè. Un
vero e proprio salone in stile liberty con poltrone, tavolo in mogano e
soffitto con stucchi in oro zecchino. Chi non vorrebbe viaggiare così? E allora
tutti a bordo per esplorare i vagoni aperti al pubblico: sedili e cappelliere
in legno per la seconda classe, tende damascate e poltrone di velluto per la
prima.

Informazioni utili per visitare il Museo di Pietrarsa
Il museo è aperto venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle
16:30 (con pausa del servizio di biglietteria dalle 13 alle 13.30). E’ situato in
via Pietrarsa, poco distante da Piazza San Ciro. E’ possibile raggiungerlo sia
in auto che in treno partendo da Piazza Garibaldi.
Prezzo del biglietto: € 5,00 (intero) e € 3,50 (ridotto per gli adulti oltre i 65
anni, per i ragazzi tra 6 e 18 anni, e per tutti i visitatori in caso di
parziale chiusura o inagibilità di alcuni padiglioni in caso di convegni o
lavori di restauro).
Museo Nazionale Ferroviario di
Pietrarsa
Traversa Pietrarsa
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