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Tutto quello che c’è da sapere sulla pasta

DI: Veruska Anconitano |23 ott 2014
Tutto quello che c’è da sapere sulla pasta

Everybody loves pasta, dicono nel mondo. Che poi la sappiano cucinare questo è un discorso a parte e di aneddoti su quanto male sia stata cucinata e interpretata la pasta nel mondo ce ne sarebbero tantissimi da raccontare. Ma siccome tutti amano la pasta a questo alimento, che caratterizza la nostra italianità, è stata dedicata anche una Giornata Mondiale ovvero un momento di celebrazione collettiva per ricordare agli italiani, anche quelli sparsi per il mondo, quanto è buono il cibo italiano e se possibile educare gli stranieri ad un consumo consapevole di certi alimenti.

Io mi sono messa d’impegno ed ecco il mio riassunto, in pochi punti, su tutto quello che ognuno di noi dovrebbe sapere sulla pasta.

La parola pasta non è italiana

Nonostante l’alimento sia italianissimo (sull’origine degli spaghetti, che arriverebbero dalla Cina, il dibattito è sempre aperto ed è di quelli che svoltano le serate, credetemi!) il nome è greco. Arriva dal greco πάστα che non vuol dire altro che “farina e salsa” e che a sua volta deriva dal verbo impastare. Semplice, chiaro e lineare.

La pasta più conosciuta nel mondo è...

... la bolognese, intesa come la pasta di Lilly e il Vagabondo, quella con le polpette sopra. A seguire le fettuccine Alfredo che, pur risalenti a Roma, in realtà sono presto caduti nel dimenticatoio in Italia per essere invece riesumati nel mondo come “tipico piatto della cucina italiana”. Va da sé che nessuno di questi due piatti, e tantomeno la chicken carbonara, sono piatti che noi italiani mangiamo ma chi glielo spiega agli stranieri che se vengono al ristorante in Italia e ordinano qualcosa del genere rischiano l'insulto?

Lilli e il Vagabondo

La pasta fa bene

Ebbene sì, sfatiamo il mito secondo cui la pasta fa male: se ne mangiamo in porzioni eccessive o condita in maniera troppo pesante chiaramente a lungo andare il nostro corpo ne risentirà (non solo le cosce e la pancia, anche il colesterolo e il sangue!) ma se sappiamo dosare tra condimento, porzioni e assunzione settimanale non possiamo che trarne giovamento visto che l’amido contenuto nella pasta aiuta a ridurre la pressione! Maneggiare con cura, ovviamente, ma senza terrore!

La pasta senza glutine non fa dimagrire

Da qualche tempo ci si affanna a far passare il messaggio secondo cui se segui un regime dietetico senza glutine puoi mangiare tutto e dimagrire. Calcolando che non si dimagrisce solo con l’aiuto dello Spirito Santo ma sacrificandosi c’è da bocciare del tutto questa tesi: pasta senza glutine non vuol dire pasta fatta d’aria ma pasta preparate utilizzando materie prime diverse che, in alcuni casi, sono anche più calorici delle farine classiche.

In quanti mangiano la pasta ogni giorno?

Quasi il 50% della popolazione italiana, equamente divisa per età, sesso e provenienza geografica, mangia la pasta ogni giorno. C’è chi esagera con i condimenti, chi con le porzioni ma sempre più sono quelli che, consapevoli della necessità di adottare un’alimentazione corretta, si limitano ad una porzione da 80 grammi circa condita in maniera leggera e non grassa (il classico sugo veloce con pomodoro e basilico).

Sordi

La pasta protagonista al cinema

Vi ricordate tutti Lilly e il Vagabondo, vero? Ecco, in realtà la pasta è stata protagonista di tantissimi altri film e pellicole: da La febbre dell’oro del 1925 a C’eravamo tanto amati del 1974 senza dimenticare Marrakech Express. Impossibile, per me, non citare il mitico Alberto Sordi che in Un americano a Roma si lanciava in quello che ormai è un classico: “Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno, ahmm!”. Potreste continuare l’elenco… volendo!

Chi consuma più pasta nel mondo?

Ovviamente, e fortunatamente, l’Italia seguita da Paesi (forse) insospettabili: Tunisia, Venezuela, Grecia, Stati Uniti, Cile e Argentina. Nonostante siamo in Europa ad essere “pastari” sono quelli che dall’Europa sono lontanissimi!

gnocchi

Il Made in Italy che spesso Made in Italy non è

Nonostante pensate di essere dei bravi consumatori e acquistate solo pasta sulla cui confezione è riportata la dicitura Made in Italy potreste esser smentiti dai fatti. Made in Italy può significare che sia il grano che la lavorazione della pasta siano italiani al 100% ma spessissimo solo la lavorazione della pasta è stata effettuata in Italia usando però grano straniero.

Ravioli

La pasta nel mondo

La pasta è italiana, italianissima anzi, ma ne esistono declinazioni in diverse parti del mondo. Basta pensare ai noodles in Giappone, ai pierogi in Polonia, ai wonton in Cina, ai kreplach ebraici, ai maultaschen tedeschi. Chiamarli pasta a volte sembra troppo ma, se ci pensiamo bene, fanno parte della grande famiglia ed escluderli, fosse altro per senso di appartenenza al mondo, è davvero peccato!

E voi che tipi di pasta amate? E quanta ne mangiate? Festeggiate con noi la Giornata Mondiale della pasta su Facebook e Twitter!

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