In sintesi
Drammaturgia e regia: Domenico Maria Corrado Spettacolo che porta in scena nella Certosa più grande d’Italia le avventure raccontate da Dante Durata: 90 minuti Nei vari ambienti della Certosa si dipana il racconto della Divina Cantica
A proposito di questa offerta
Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele; e canterò di quel secondo regno dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno Il Purgatorio di Dante Uscito a riveder le stelle, Dante si incammina verso la purificazione salendo per quella montagna creata con la terra utilizzata per scavare il baratro dell’Inferno e chiamata Purgatorio. Durante lo spettacolo, l’attore che impersona Dante accompagna di volta in volta i 40 spettatori verso la cima del Purgatorio. Durante la via faranno la conoscenza di Catone Uticense, Manfredi I di Svevia, Pia De Tolomei, Sordello da Goito e degli altri celebri protagonisti della Commedia. L’intero viaggio di Dante e dei suoi accompagnatori viene seguito da anime danzanti e cantanti che restituiscono allo spettatore una dimensione onirica suggestiva. Diviso in sette cornici concentriche, in cui le anime scontano i loro peccati per purificarsi prima di accedere al Paradiso e scontano una pena pari ai peccati commessi durante la vita, è qui che Dante incontra vari personaggi come Omberto degli Aldobrandeschi, il papa Adriano V, il poeta Publio Papinio Stazio, Forese Donati, Sapia Senese, e infine Beatrice accompagnata da tre ballerine che rappresentano le tre virtù teologali. Infine, tra le anime che hanno compiuto la loro espiazione e sono nel Paradiso terrestre, si manifesta Beatrice accompagnata da tre ballerine che rappresentano le tre virtù teologali fede, speranza e carità, le quali danzando, pregano Beatrice perché sia generosa verso chi come Dante ha sofferto tanto per arrivare a lei, e gli mostri senza alcun velo il suo sorriso. A questo punto, “Puro e disposto a salir a le stelle” si conclude anche questo viaggio verso il Paradiso. . Scenografia suggestiva alla Certosa di Padula Nei vari ambienti della Certosa più grande d’Italia si dipana il racconto della Divina Cantica. Gli attori interagiscono con il pubblico, li trasportano in un viaggio onirico tra le splendide sale della location. Grazie a scenografie raffinate e alla bravura degli attori ci si immerge nelle atmosfere dantesche.