Un giorno a piedi per Roma: sembra una vera impresa riuscire a scoprirne ogni peculiarità, ma con un tour ben studiato, è possibile averne almeno una splendida idea generale

Roma caput mundi e centro del cuore. Lo sanno tutti, da ogni parte del mondo. E non è solo per la sua storia millenaria e per i suoi monumenti, tutto sommato ben conservati, che fanno capolino nel traffico, fra lo smog, o fra i sampietrini di strade pittoresche quanto insolite. C’è qualcosa di magico nella sua aria.
Una suggestione inaspettata che rapisce il visitatore quando d’improvviso si ritrova di fronte a resti di antiche città, a riscoprire i segreti di un popolo che ha conquistato buona parte del globo e lasciato segni indelebili nel passato. Forse il segreto della Città Eterna è proprio quello di regalare al turista la possibilità di entrare in più dimensioni, di fare un viaggio nel tempo pur trovandosi in un solo luogo. Dal passato al presente in pochi istanti, a ritmo di emozioni. La primavera è il momento migliore per visitarla perché la temperatura è mite senza essere eccessivamente calda. Unico neo, probabilmente, è quello di prendere atto del fatto che i turisti in giro sono tanti, ma quella è una costante praticamente sempre. Del resto, una volta nella vita bisogna venire da queste parti, magari con la certezza che si dovrà ritornare dopo con più calma.
Roma in poche ore: dove andare
Scarpe comode e tanta buona volontà e il giro può iniziare magari da Piazza di Spagna, raggiungibile anche in metro con la linea A e magnifica con la scalinata fiorita di Trinità dei Monti e la Fontana della Barcaccia scolpita dal Bernini nel 1627. Il suo nome è legato alla presenza locale dell’ambasciata spagnola. Percorrendo via del Tritone e via della Stamperia, altro simbolo romano (e della dolce vita) è certamente la Fontana di Trevi. E qui c’è il classico rituale al quale non ci si può sottrarre: lanciare nell’acqua una monetina restando di spalle. La leggenda vuole che in questo modo si tornerà di nuovo a Roma di sicuro.

Altro luogo, altro simbolo: Piazza Venezia, che dopo aver fatto da location ai discorsi di Benito Mussolini, è diventata il posto dove si trova l’Altare della Patria e la tomba del Milite Ignoto.
Imperdibili assolutamente sono poi i Fori Imperiali e il Colosseo, distanti pochi metri dall’area del Vittoriano (appunto Piazza Venezia). Che nel tour, volendo potrebbero pure essere le tappe di inizio. I primi sono un vero viaggio nelle epoche passate, in un periodo compreso tra il 46 a.C e il 113 d.C. Un complesso monumentale tra i più importanti che si conoscano che ricorda la ricchezza dell’antica Roma e catapulta il visitatore in un passato ormai remoto.

Il Colosseo o Anfiteatro Flavio, Patrimonio Unesco, si può visitare anche dall’interno, pagando un biglietto che può essere cumulativo e comprendere il Palatino e il Foro Romano. Appena accanto al monumento, inoltre, c’è lo splendido Arco di Costantino.
Altro giro, del resto non è tempo di fermarsi se non per qualche spuntino, è quello alla volta del Pantheon, il “Tempio di tutti gli dei”. Di epoca augustea, fu poi ricostruito da Adriano dopo due rovinosi incendi. Nel VII secolo divenne una basilica cristiana col nome di Santa Maria ad Martyres. Piazza Navona, invece, è famosa per la Fontana dei Quattro Fiumi firmata da Gian Lorenzo Bernini la chiesa di Sant’Agnese in Agone di Francesco Borromini e il Palazzo Pamphilj, con gli affreschi di Pietro da Cortona.

Il giro si concluderebbe con la Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani. Per vedere i secondi, però, occorrono molte ore per cui bisogna fare una scelta e magari decidere di fermarsi un giorno in più. Ma prima di andare via la Basilica di San Pietro non va dimenticata assolutamente. Al suo interno si trovano infatti dei veri tesori. C’è la cupola progettata da Michelangelo, il baldacchino bronzeo e il monumento funebre di Papa Urbano VIII e, ancora, la Pietà di Michelangelo, il monumento a Clemente XIII e il Mosaico della Navicella di Giotto.
