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About Val Sangone: il turismo innovativo, social e volontario
DI: Federica Giuliani |18 giu 2014


Perché hai deciso di iniziare questo progetto?
Ho sempre lavorato nel turismo e creduto che la valle dove sono nata e cresciuta, la Val Sangone in provincia di Torino, avesse di che raccontare e promuoversi. Ho colto l’occasione per iniziare la progettualità di @AboutValSangone durante la preparazione del project work per il Master in Tourism&Hotel Web Marketing frequentato UET di Roma.Come si sviluppa il progetto e quali sono i passi fondamentali?
AboutValSangone vuole essere un esempio di come poter promuovere l’offerta e il recupero socio-economico nei piccoli territori e centri minori tramite il turismo e il web. Il mio interesse principale in questa prima fase non è ancora la promozione della destinazione all’esterno ma un’aggregazione di conoscenze ed eccellenze territoriali anche per gli stessi abitanti della valle. Perché sono convinta che sia molto importante essere consapevoli e orgogliosi del proprio territorio per risultare veramente accoglienti e attraenti all’esterno. Ho ascoltato la rete e intercettato nei vari social media chi già parlava del territorio e interagiva via web condividendo foto ed esperienze. Ho aperto da poco il sito www.aboutvalsangone.it come spazio di condivisione e aggregazione basandomi e miscelando due tecniche di web marketing, il geolocal marketing e il content marketing con il blog di destinazione. Un lavoro lungo ma totalmente dal basso e utilizzando contenuti web e open data.Come sta cambiando il turismo?
Il mercato turistico, ha subito in questi ultimi anni un cambiamento radicale e domanda e offerta (a mio parere) viaggiano ancora a velocità separate. La domanda turistica è cambiata ed evoluta. Grazie al diffondersi di Internet, il turista-consumatore ha acquisito una maggiore consapevolezza sulle destinazioni e sul come muoversi e viaggiare. Auto-profilandosi verso le proprie passioni grazie agli strumenti di blogging e social networking e adeguantosi alle esigenze socio-economiche del periodo di crisi che stiamo vivendo, acquista beni e viaggi tramite “deals-coupon” e hotel tramite le OLTA (OnLine Travel Agency), diventando un viaggiatore attento in cerca di emozioni ed esperienze personalizzate. L’offerta turistica invece, sembra non stia ancora cogliendo strategicamente l’onda del web 2.0 e le sue opportunità, anzi si trova destabilizzata, abituata ad vecchio modello di domanda standardizzata e legato ancora a logiche di mera promozione, non finalizzata alla promo-commercializzazione e al destination management.Quali caratteristiche ha la Val Sangone che, credi, possano essere il suo punto di forza?
Il territorio della Val Sangone è composto da 6 comuni, potrebbe vivere con il turismo sostenibile anche grazie alla facilità d’accesso e posizione comoda a Torino (30 Km circa). Possiede un patrimonio naturalistico montano adatto a ogni tipo di attività sportiva, sia invernale che estiva; si può inoltre passeggiare per i paesi visitando il numeroso patrimonio artistico e culturale composto da centri e palazzi storici medievali, castelli, chiese e piloni votivi sparsi in tutta la valle. Affermati artisti contemporanei vivono e lavorano nel territorio (Antonio Nunziante, Luigi Stoisa) e infine la valle è già conosciuta come località di villeggiatura e per le numerose sagre enogastronomiche come la Sagra del Fungo a Giaveno. Esiste una sempre più crescente rete museale diffusa come: l’Ecomuseo della resistenza a Coazze, il Giardino Botanico REA di Trana, Il Museo del Fungo e dei prodotti tipici a Giaveno e Museo d’arte della Cappella della Pietà a Reano.
Quali invece i suoi punti deboli?
Uno dei punti deboli maggiori è appunto la mancanza di cultura dell’ospitalità dovuta in parte dalla mentalità della cittadinanza e diffidenza nei confronti dei cambiamenti, dovuto anche ad retaggio culturale legato alla forte presenza industriale nell’area torinese. Inoltre al momento è escluso dal circuito turistico delle card e l’offerta ricettiva esistente se non implementata e migliorata potrebbe non rispettare l’immagine della destinazione e le aspettative dei turisti. La vicinanza a località più conosciute e pubblicizzate come Val di Susa e Val Chisone e del pinerolese, già posizionate sul mercato potrebbero offuscare le qualità e le eccellenze del territorio.Il progetto è rivolto solo ai turisti o anche alla gente del posto?
Il progetto è rivolto a tutti. Sia per i locali che per gli amanti di un luogo immerso nel verde tranquillo che nello stesso tempo può offrire delle esperienze personalizzate. L’unione delle informazioni e delle possibilità di fruizione delle eccellenze del territorio gioverà alla destinazione creando un brand che spero presto possa attirare sempre più persone. Inoltre il blog aiuterà a raccontare storie di persone e tradizioni in modo originale e autentico.
Cosa manca, secondo te, ai piccoli centri italiani dal punto di vista turistico?
To be GLocal "Think globally, act locally", ovvero pensa globale e agisci in locale un po’ come sto iniziando a fare con About Val Sangone. Il web è democratico e se anche le piccole destinazioni utilizzassero gli strumenti di web marketing costruendo un prodotto off line e comunicandolo adeguatamente on line potrebbero acquisire visibilità nei giusti target senza perdita di energia e risorse.Conosciamo bene le difficoltà delle amministrazioni locali negli ultimi tempi. Cosa potrebbero e dovrebbero fare secondo te le attività commerciali per promuovere il territorio e, di conseguenza, se stesse?
Purtroppo non bisogna solo pretendere e pensare che lavorare nel turismo sia semplice e lavorare con il web sia gratis. È un lavoro impegnativo dove oltre a molta passione ci devono essere delle competenze di destination marketing e conoscenza del proprio territorio. Quindi consiglierei sia ad amministratori che commercianti di continuare ad aggiornarsi con corsi di formazione dedicati senza smettere mai di essere curiosi e attenti alle novità. E voi, venite presto a conoscere la Val Sangone di persona! DI: