Faro di San Cataldo, Palazzo dell'Acquedotto, Casa Piccinni. Li vediamo, li conosciamo, sappiamo che sono lì, da sempre. Simboli di architettura, arte, musica e poesia, simboli di Bari e patrimonio della sua identità. Ma quanti di noi possono dire di conoscerli davvero? Quanti di noi, almeno una volta, si sono chiesti: si potrà entrare o no? Bene, ecco la risposta.
Faro di San Cataldo
È il primo a dare il saluto a chi arriva dal mare. L'imponenza bianca di 380 gradini che portano a 66 metri d'altezza; tutto intorno, oggi, il cemento. Ieri, l'elemento rappresentativo della città, l'acqua. Dall'alto di quel “campanile sul mare”, con la città ai piedi e il mare all'orizzonte, ripensando 'al prima', al silenzio, al profumo della salsedine, a quella che doveva essere la vita di una figura misteriosa e affascinante come quella del guardiano del faro, vengono in mente solo due parole: pura poesia. Costruito nel 1869, ci si arriva percorrendo il Lungomare Starita e costeggiando la penisola di San Cataldo; un cancello, un viale, un forno ormai in disuso, un padrone di casa, Gaetano Serafino “il guardiano”. Un luogo impregnato di storia, ricordi, fotografie in bianco e nero e cimeli del mare, una scala a chiocciola che porta a una delle viste più incredibili della città.
Ora la risposta alla domanda iniziale: sì, il Faro si può visitare (gratuitamente). Per farlo è necessario richiedere l'autorizzazione alla Marina Militare inviando una mail all'indirizzo
marifari.taranto@marina.difesa.it.
Faro di San Cataldo
Via Tripoli, 19
Palazzo dell'Acquedotto Pugliese
Ci troviamo nell'elegante quartiere murattiano, a due passi dal Teatro Petruzzelli. Il Palazzo, in pieno stile romanico pugliese, nasce nel 1932; pietra di Trani, dipinti murali, sculture e arredi scelti ad opera d'arte da Duilio Cambellotti per raccontare simbolicamente la storia di un grande progetto realizzato: portare l'acqua e rendere produttiva una terra perennemente assetata. Ovviamente il tema dominante è l'acqua, che ricorre negli affreschi del primo e secondo piano o nel bellissimo ed enorme tappeto raffigurante il suo ciclo di vita, dalla sorgente alla sua erogazione. Il Palazzo, oltre agli uffici dell'Ente, ospita il Museo della Storia dell'AQP, una sala conferenze e una biblioteca con archivi multimediali e fotografici. L'ingresso è possibile grazie alle visite guidate gratuite che si svolgono il sabato e la domenica, dalle 10 alle 12. Per prenotare la visita è necessario compilare il form disponibile a questa pagina (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13).
Palazzo dell'Acquedotto Pugliese
Via Salvatore Cognetti , 36
Tel. 0805723111
Casa di Niccolò Piccinni
La casa del grande compositore barese sorge nel cuore del centro storico, esattamente in Piazza Mercantile. Piccola, oggi purtroppo nascosta da una postazione “friggi sgagliozze”, ha subito nel corso degli anni diversi rifacimenti. Gli ultimi, in ordine di tempo, in museo della musica e luogo di incontro e produzione delle arti (ad opera degli entusiasti fondatori dell'Associazione I Luoghi della Musica). Di proprietà del Comune di Bari dal 1957, versa da più di un anno in uno stato di totale abbandono. La Casa di Niccolò Piccinni è dunque chiusa al pubblico, in attesa di fondi e volontà che le permettano di adempiere al suo compito più naturale: contenitore di arte e cultura e importante attrattore turistico.
Casa Piccinni
Vico Fiscardi
Telefono: 0805214561