
Arriva il caldo ed è subito tempo di gelati! Chi si ricorda quei carretti agli angoli delle strade dove il gelato costava 5 lire o al massimo 10 e il cestino di cialda da 20 lire era un lusso solo per i più fortunati? Ne è passato di tempo! Se qualcuno mi chiedesse oggi qual è, a mio parere, il miglior gelato in assoluto da gustare a Bari e dintorni, sarei in gran difficoltà. Una volta era facile: il gelato alle noci del Mokador, il classico di Colino, quello alla banana di Gasperini, la granita di caffè della Saicaf e poi il cioccolato con panna - il mio preferito - fatto da lui, il Super Mago del Gelo, Mario Campanella a Polignano a Mare. Quel tipico gelato cremoso e cioccolatoso che sgocciola macchiando inesorabilmente la prima maglietta chiara indossata a inizio stagione. La medaglia appuntata sul petto color cioccolato, sbiadita nel vano tentativo di farla scomparire, è la decorazione al merito della golosità. C’è da andarne fieri, altrochè!
Ma torniamo a Polignano e a Mario Campanella. La sua storia, come quella di molti gelatai famosi, parte dal lontano 1935 quando suo padre Giuseppe, commerciante di mandorle in quel di Conversano, decise di trasferirsi a Polignano per darsi alla “produzione” di granite prima e gelati poi. Alla morte del padre, ereditata l’attività e già trasferito il locale di qualche metro, quasi di fronte all’arco marchesale, divenne famoso per la bontà dei vari gusti di gelato e per l’invenzione del caffè speciale: caffè, buccia di limone, panna e amaretto. Ottimo gelataio, ma anche buon comunicatore, il Super Mago del Gelo vantava estimatori importanti: da Domenico Modugno a Lina Werthmuller, solo per citare due nomi della lunga lista di personaggi famosi che avevano apprezzato il suo gelato, tanto da consegnare alla storia la sua fama.

A sentire le voci dei compaesani però, sembra che già allora fosse più buono il gelato dell’altro Campanella, Donato, l’unico che avrebbe ereditato la vera ricetta della panna montata. Pare che attualmente, ma non è affatto certo, la ex gelateria di Donato Campanella Il Mago del Gelato, pochi passi più in là dal più famoso Super Mago del gelo, sia gestita dai “ragazzi” che lavoravano con Mario tempo prima. Molto molto buoni e particolarmenti fluidi i gusti cioccolato e fior di latte.
Per la stragrande maggioranza dei baresi però, che vogliano inaugurare la stagione del gelato domenicale a Polignano a mare, è il Bar Turismo l’unico dove gustare il vero gelato artigianale. In tanti sostano in fila sul piccolo marciapiedi dinnanzi a quell’angusto e un po’ scalcinato locale di via Pompeo Sarnelli per accaparrarsi il gelato al caffè con la panna al gusto di caffè.

Il gelato classico invece, per tutte le ore e per tutte le stagioni - tranne il lunedì che è giornata di chiusura - si può trovare a Bari da Colino in via Calefati. La gelateria è da anni e anni la meta fissa di almeno due generazioni di estimatori. Nicola Martino infatti, detto Colino, cominciò la sua attività, da studente diciassettenne, montando la panna con la frusta a mano presso La casa della panna in via Marchese di Montrone. Nel ‘67 aprì la sua attività regalando ai baresi un gelato sempre all’altezza della sua fama e continuando a montare la panna rigorosamente a mano e oggi è il figlio di Colino a tenere alta la qualità di quel gelato artigianale. Ai gusti classici si aggiunge di volta in volta qualche novità a seconda dell’estro del gelataio o degli ingredienti che regala la stagione. Notevole, assaggiato di recente, il gelato alle arachidi: se siete fortunati a trovarlo, provatelo.
Non so a voi, ma a me, solo a scriverne, è venuta una voglia pazza di gelato. Vado a comprarmelo subito... il gelato al cioccolato, naturalmente!