
Esiste in Sicilia, a Maniace, frazione di
Bronte, una tenuta che da Abbazia si trasformò , dopo varie vicende e passaggi,
in residenza di Horatio Nelson Duca di Bronte per volere di re Ferdinando IV di
Borbone, che fu grato all’esercito inglese dell’aiuto durante la Rivoluzione Napoletana.
Arrivati a destinazione lasciatevi ammaliare
dall’atmosfera incantata e rarefatta di questo luogo che sembra essersi fermato
nel tempo e dal sapore inglese.
Non aspettatevi però, torri e ponti levatoi,
a dispetto del nome! Ad accogliervi guide appassionate che vi condurranno in un percorso ricco di storia millenaria.
La struttura risale al 1040 e ospitava, come
detto, un’abbazia voluta da Giorgio Maniace, che impose il nome anche al luogo.
Maniace arrivò per affrontare l’esercito arabo, che sconfisse con grande
spargimento di sangue nelle acque del fiume, che per tale ragione si chiama
Saracena.
Nel 1173 l’abbazia passò ai benedettini e il
francese Guglielmo di Blois ne fu il primo abate. Nel 1491 Innocenzo VIII la cedette
all’Ospedale dei Poveri di Palermo e in seguito passò ai Basiliani, poi ai
frati eremiti di S. Agostino e infine ai Francescani. Nel 1693 il terremoto la
danneggiò gravemente.

E arriviamo al 1799 quando Re Ferdinando IV
di Borbone conferì il titolo di Duca di
Bronte a Horatio Nelson e gli donò la sruttura con le annesse proprietà
terriere. Ma ironia della sorte Nelson non riuscì mai a raggiungere e visitare
la tenuta che fu quindi sempre gestita dai suoi eredi e successori i Visconti
di Bridport sino al 1981 quando l’ultimo discendente venderà la proprietà al
Comune di Bronte.
Oggi è una casa museo con un magnifico
giardino inglese ed un parco con alberi secolari e l’antica Chiesa con
testimonianze preziose di tutti i passaggi e stratificazioni.
Ogni stanza di gusto inglese ha tuttavia
raffinati particolari anche dell’arte locale, ad esempio i pavimenti in
ceramica di Caltagirone, attraversando il corridoio tra le mobili originali dei
vari ordini succedutisi, molti cimeli della vita di Nelson, tra cui sigilli,
corrispondenza con i reali inglesi ed il pennone dell’imbarcazione; molti i
quadri originali che raffigurano scene delle battaglie cui prese parte. Certo
la residenza è stata restaurata e dunque i parati e tendaggi, pur essendo
inglesi, non sono gli originali, tuttavia rimane intatta l’atmosfera ed il
fascino della storia che si respira in ogni sala.
Ovviamente non si può prescindere da un
passaggio a Bronte, città dell’oro verde, sua maestà il Pistacchio che dalla
lontana Persia in tempi antichissimi arrivò in Sicilia trovando un terreno
favorevole al punto da renderlo uno dei più pregiati al mondo. Le piante
fruttificano solo una volta ogni due anni e crescono in terreni accidentati,
dove non è possibile ricorrere all’uso delle macchine per le operazioni
colturali; ne consegue un notevole aumento dei costi di produzione per gli
operatori del settore. I pistacchi vengono inoltre raccolti a mano. Numerosi i
produttori di qualità che oltre a vendere il frutto lo trasformano in creme
dolci e salate e salse, e numerose le pasticcerie che ne fanno un uso
eccellente. Una per tutte il caffè pasticceria Conti Gallenti, a mio avviso
tappa imprescindibile. Qui assaggerete delle paste di pistacchio sublimi,
perfettamente equilibrate, mai stucchevoli una vera estasi per il palato.
Chiedete anche le fillette, ma attenzione agli amanti del genere consiglio
parsimonia perché generano dipendenza. Si tratta di un dolce antichissimo
tramandato di generazione in generazione e fatto di semplici ingredienti e
molta pazienza. La cottura richiede grande perizia e nessuna distrazione. Ogni
filletta viene cotta singolarmente in una padella di rame unta di burro, posta
ad una distanza di circa 10 cm. su un braciere colmo di cenere calda, e coperta
da un coperchio su cui posa della brace ardente. Questa tecnica perfezionata
nel corso di lunghissimi anni, permette la confezione di un dolce gustoso e
perfetto nella sua forma circolare.

Ricordate che Bronte e Maniace si trovano nel
Parco dei Nebrodi ricco di meraviglie naturali e gastronomiche tutte da
esplorare!
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