
Il Museo Poldi Pezzoli di Milano è forse la più prestigiosa delle quattro Case Museo della città.
Il Poldi Pezzoli in realtà è un museo sin dalla fine dell'Ottocento, e più esattamente dal 1881, due anni dopo la morte del suo animatore, il nobile Gian Giacomo Poldi Pezzoli, uno dei più noti collezionisti di quel secolo: la sua casa era già pronta per diventare uno spazio espositivo, e lo stesso Gian Giacomo aveva supervisionato i lavori dei più blasonati architetti dell'epoca. Ogni stanza era a tema e ogni arredo era ispirato a un periodo artistico: così vi era la Sala d'Armi in stile neogotico, la Sala Nera dedicata al Rinascimento del Nord, la Sala degli stucchi in puro Rococò e via dicendo. La più suggestiva tra queste era il Gabinetto Dantesco, pensato per essere lo studio privato del conte: si ispirava al Medioevo e a Dante, immortalato negli affreschi e nelle vetrate e nella quale Gian Giacomo teneva i suoi tesori più preziosi.

Poldi Pezzoli però muore improvvisamente a 57 anni nel 1879, senza lasciare eredi. All'apertura del testamento, si scopre che le sue volontà sono di trasformare la casa e tutto il suo contenuto in una Fondazione Artistica: il Museo così si inaugura il 25 aprile 1881, durante l'Esposizione Nazionale di Milano, e da subito viene visitato da moltissime persone.
Da quel momento il successo del Poldi Pezzoli è continuo ma purtroppo durante la guerra i bombardamenti distruggono la maggior parte degli arredi originali: solo lo Scalone antico e il Gabinetto Dantesco rimangono oggi come erano allora. Le opere fortunatamente erano già state portate in salvo, e sono proprio le opere che fanno di questo museo un luogo speciale.
Non so voi, ma per me ci sono alcuni quadri che anche se non sono notissimi, mi fanno sempre provare una sensazione speciale: tra questi c'è senza dubbio la Madonna del Libro del Botticelli, una delle immagini più tenere e rasserenanti che abbia mai visto; di tutt'altro genere, ma veramente vivido, l'Autoritratto di Hayez, nel quale il buon Francesco sembra avere l'espressione di uno che ti ha appena tirato un bidone. Poi ho sempre trovato vagamente inquietante il ritratto di Lutero e della moglie realizzati da Cranach il vecchio: non so se per meriti del quadro o del soggetto raffigurato!

Infine il simbolo del museo, il Ritratto di giovane dama del Pollaiolo, è veramente splendido ed è stato giustamente scelto per invitare i visitatori ad entrare nelle sale del Poldi Pezzoli: fatelo anche voi, perché non ve ne pentirete!
Museo Poldi-Pezzoli
Via Alessandro Manzoni, 12
Telefono: 02794889
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