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Il sentiero del Brenta di Bassano: la natura a due passi dal Ponte

DI: Chris Blog di Viaggi |19 mag 2015
Il sentiero del Brenta di Bassano: la natura a due passi dal Ponte

Per molti, la nostra pittoresca Bassano del Grappa è sinonimo di passeggiate domenicali tra le vie del centro ma la città racchiude anche un cuore verde. Lasciando alle spalle il caro Ponte Vecchio, risalendo la sponda destra del Brenta, dopo pochi passi ci si trova immersi in un’atmosfera di pace: il sentiero del Brenta.

Devo ammettere che questo è il luogo che più mi piace di Bassano, ma per buoni motivi. Lo si può percorrere in ogni stagione: in primavera per una full immersion nei profumi e nei suoni di una natura inaspettata (mai sentito il tambureggiare del picchio? Non avevo idea ce ne fossero così tanti tra gli alberi di Bassano), in estate per rincorrere la fresca brezza del fiume; in autunno per avvolgersi nei colori del foliage; in inverno per fare il pieno di relax. A piedi o in bici che si voglia; il primo tratto è anche percorribile dai diversamente abili.

All’imbocco del sentiero, tra i salici, c’è la zona che ho ribattezzato “Bassano beach”: grandi massi del fiume che emergono quando l’acqua è bassa, trasformano questo luogo in uno spot tra i più ambiti per rilassarsi e prendere la tintarella.. anche se io continuo a preferire le più intime spiaggette di sabbia che si nascondono tra gli anfratti del Brenta (zona Sarson).

grotta

Amo la pesca a mosca e anche se i pescatori non svelano mai i propri segreti, proprio a 500 metri da “Bassano Beach” -zona no kill-, c’è uno dei posti top con trote belle grosse!

Se volete spingervi oltre, di chilometri ne potete fare e non pochi! La ciclopista del Brenta va infatti ben oltre il confine Veneto, collegando la valle del Brenta con la Valsugana trentina, attraversando i meleti tra Levico e Caldonazzo fino alle porte di Trento.. e alcuni temerari si spingono addirittura fino a Monaco di Baviera. 

Bassano

Il percorso è talmente pianeggiate che la bici scivola che è un piacere. L’unico tratto promiscuo lo si affronta a 6 chilometri da Bassano, nei pressi di Campese fino alla Birreria al Cornale, dove ci si ferma più che volentieri per un boccale al volo. A dirla tutta, questo tratto sarebbe anche la scusa per un detour, per scoprire alcune meraviglie naturali alle porte di Bassano tipo le Grotte di Oliero, uniche nel suo genere, o una chicca nascosta e conosciuta da pochissimi: la Grotta dell’Elefante Bianco, una sorgente carsica con chilometri di gallerie sotterranee ma dove ci si può specchiare in un laghetto dalle acque turchesi incastonato tra gli alberi e una parete di roccia a picco, che lo rendono davvero suggestivo (località Ponte Subiolo-Valstagna).

Per un loop completo, senza per forza tornare nei propri passi, subito dopo il paese di Campese, attraversando un ponte pedonale si può percorrere la sponda opposta del fiume fino a rientrare a Bassano, magari per una tappa da Nardini per il suo mezzo

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