
Se
c'è un posto che forse è il più italiano di tutti questo è
Trastevere a Roma. È l'Italia da cartolina che affascina gli
stranieri, ma che non risparmia nemmeno chi in Italia ci è nato ed
ha viaggiato mezzo mondo. Camminare a piedi tra strette vie,
piazzette che spuntano ad ogni angolo, trattorie che si contendono la
palma della "miglior cacio e pepe". Trastevere è magica,
visto che riesce a farti affiorare un sorriso sulle labbra qualsiasi
sia il tuo stato d'animo.
Cammina
e cammina, osteria dopo osteria, si arriva di fronte ad un portone
del tutto anonimo, se non fosse per un paio di lanterne ai lati
tipiche delle birrerie. Buttando un occhiata all'interno
difficilmente si riesce a capire che cosa ci sia, vuoi per l'oscurità
vuoi per la presenza di numerosi clienti. Se ci si ferma cinque
minuti a contemplare l'ingresso è possibile vedere due
tipologie di clienti avvicinarsi a questo misterioso ingresso: una
titubante e incuriosita che cerca di comprendere di cosa si tratti,
l'altra che con passo rapido ne varca la soglia con fermezza.

Questi
ultimi sono così perché sanno cosa li attende: il Ma
che siete venuti a fa'?
Si può definire semplicemente "birreria" quella che è
considerata da tutti gli appassionati come la Mecca del
mondo birrario italiano? Se non vi siete mai avventurati tra le
sue umide pareti preparatevi psicologicamente: non è un locale di
ultima tendenza, dove un arredamento di raffinatissimo design
accoglie una clientela selezionatissima.
Qui
si bada al concreto. Al Macche
(il suo soprannome) si beve. Alla grande. Punto. Birre da tutto il
mondo vengono proposte nelle numerose spine presenti sul bancone
all'ingresso. I nomi di birre inglesi, belghe, tedesche, scandinave,
americane si alternano sulla lavagna appesa alle parete.
Per
i birrifici artigianali italiani essere presenti tra le birre
proposte è una vera e propria consacrazione. Un nome su tutti da
tenere d'occhio è il Birrificio
Stavio,
nato qui a Roma che nonostante la giovane età offre già birre
di ottima qualità. Alle spalle dell'oste il reparto frigo che
contiene birre in bottiglia, della serie "poche ma buonissime".
Forse più della birra ciò che rende davvero speciale il Macche è
la gente che lo anima, partendo in primis dal Colonna, il
laziale-fino-al-midollo titolare del pub, fino ad arrivare al
cliente abituale.

Ogni
volta qui è una festa: ricordo partite di subbuteo pomeridiane e
commenti al vetriolo nei confronti degli aspiranti partecipanti di X Factor durante le selezioni trasmesse in TV, tutto naturalmente
eseguito con pinte di birra in mano. In ogni stanza della
birreria sono presenti televisori che permettono di seguire i
principali eventi sportivi, soprattutto il derby calcistico Roma -
Lazio che qui assume contorni epici. La clientela proviene, come
le birre, da tutto il mondo e i ragazzi dietro al bancone del
Macche con sorrisi e un bell'inglese con accento romano si fanno
perfettamente intendere.
Qual
è il momento migliore per recarsi al Macche? Il mio preferito è
durante il pomeriggio, quando Trastevere non è ancora presa
d'assalto dalla folla notturna, ed è possibile passare ore rilassate
discutendo del più e del meno con gli amici e... Una birra in mano!

Se
ad certo punto dovesse sopraggiungere la fame ricordate che al Macche
non si mangia quindi basta attraversare la strada ed entrare al
Bir&Fud, paradiso gastronomico e brassicolo di cui via abbiamo
già parlato qui.
Ma che siete venuti a fa'?
Via Benedetta 25
Aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 02.00
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