
Venezia
è meravigliosa, si sa, ma se sulla sua bellezza non si discute, lo
si può fare invece sull'enogastronomia, per cui c'è bisogno di una
doverosa premessa. Se i turisti possono trovare molte stelle nei
lussuosi alberghi lagunari, non ne trovano altrettante nei
ristoranti. I locali più blasonati – come l'Harry's bar di
Cipriani, per dirne uno su tutti – sono particolarmente dispendiosi
e spesso anche le trattorie infieriscono colpi mortali ai portafogli:
il ragionamento, per farla molto breve e un po' cruda, è che la
bellezza di Venezia è inversamente proporzionale alla qualità dei
suoi ristoranti.
Però,
attenzione, perché la cucina veneta è tra le più apprezzate e, se
si conoscono i posti giusti, si può andare via da Venezia con gli
occhi ricchi di meraviglia e anche la pancia piena e soddisfatta.
Se
avete in programma un romantico weekend veneto, prendete carta e
penna e non ve ne pentirete.

Per
colazione o in qualunque momento della giornata in cui lo stomaco
brontola, fate un salto da Rosa Salva, locale storico di
Venezia con più sedi nella città: insieme al caffè non potrete
dire di no alla vasta scelta di pasticceria (i diplomatici e le
romane sono top) e ai tramezzini strabordanti con ripieni inusuali.
Dopodiché,
andate a prendere il vaporetto per Murano: non perdetevi i
piccoli show che fanno i maestri vetrai (3€ gli adulti, bambini
gratis) che riescono a trasformare in pochi minuti una palla
incandescente in un vaso meraviglioso. Costeggiando la via principale
dei negozietti si arriva alla Basilica di Santa Maria e Donato, uno
dei massimi esempi di romanico lagunare: ecco, lì di fianco c'è un bar piccolo, caldo, accogliente, che oltre a toast e
tramezzini, vi propone degli snack di polenta ripieni di gorgonzola,
pancetta e radicchio o baccalà mantecato. Ovviamente da abbinare ad
uno spritz o ad un'ombra di vino.
Riprendete
il vaporetto per Venezia (e lasciatevi incantare da San Michele, il
cimitero veneziano in mezzo al mare) e dopo un po' di girovagare tra
le calli, arriva sistematica la voglia di gelato: vicino a Piazza San
Marco c'è White dove il gelato non sarà il più buono del
mondo ma te lo fai come vuoi! Coppette mastodontiche da riempire dei
gusti che più ti piacciono e arricchirli di mini brownies, granella
di nocciole, frutta secca o marmellate, smarties, biscottini,
cioccolato fuso bianco o nero e chi più ne ha più ne metta, tutto
self service. Il paradiso dei golosi, per giocare e tornare un po'
bambini. (Occhio, si paga a peso!)

Qualche
riga sopra vi ho buttato lì uno spritz, con nonchalance. Lo
spritz, per un veneziano, è un vero rito da consumare insieme ai
cicheti (non chiamatele tapas, per carità) che i tanti
bacari propongono. Al Campo Cesare Battisti, in zona mercato
vicino al ponte di Rialto, c'è Al mercà, un piccolo locale
dove lo spritz costa 2€ e si beve rigorosamente all'aperto; di
fianco trovate La casa del parmigiano, dove potete prendere
degli assaggi di formaggi veneti, farveli tagliare a tocchetti e
gustarli “in campo”con il vostro bicchiere in mano.
Non
perdetevi la rosticceria Gislon aperta negli anni '30, dove si
possono comprare piatti da asporto oppure gustarli direttamente lì:
da provare assolutamente il nero di seppia, le sarde in saor e il
baccalà mantecato da spalmare sui crostini di polenta.

Nel
cuore di Venezia c'è la Trattoria alla Madonna aperta nel
1954 da Fulvio Rado e oggi gestita dal figlio Lucio, ha mantenuto
negli anni il suo stile e la qualità nei piatti della tradizione. Il
menù si basa prevalentemente sul pesce, comprato quotidianamente nel
vicino mercato ittico: granseola nel guscio, canocchie olio e limone,
cozze alla marinara, risotto di mare, spaghetti al nero di seppia,
gran fritto di mare e pesce alla griglia: con il buon bianco della
casa e un paio di piatti, il conto è sui €40.

Andate
a Venezia, lasciatevi affascinare dai palazzi sui canali,
dall'equilibrio quasi circense dei gondolieri, dalle vetrine ricche
di maschere preziose e oggetti in vetro, lasciatevi incantare
dall'eleganza di Piazza San Marco con i suoi caffè dai soffitti a
cassettoni, perdetevi tra le calli e i sotopòrteghi, ma non
perdetevi questi indirizzi!
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