
Lei è
Onorina Pirazzoli la "zdàura" per eccellenza di Bologna: si presenta con una cuffia da doccia in testa, gli occhiali con la montatura scura, alle mani i guanti per lavare i piatti e indosso un grande soprabito che le sforma le curve. Zdàura in bolognese sta per massaia, ed Onorina è la madre di ogni massaia, di ogni donna che abbia sfaccendato per Bologna. Ogni domenica diventa la testimone oculare degli accadimenti storici che hanno interessato il capoluogo emiliano incarnando lo spirito della bolognesità: genuina, fiera, cinica.
Dietro di lei uno stuolo di persone venuti appositamente per farsi raccontare Bologna e la sua storia solo da lei. Tra il pubblico Bolognesi doc e turisti da ogni angolo d'Italia. Prima di iniziare il tour un po' di marchette come dice lei e subito tira fuori la la borsa spugna e il reggiseno sturalavandini da lei appositamente confezionati ed in vendita dai migliori callisti a suo dire. Scoprire la storia assume tutto un altro sapore se a raccontartelo è un'attrice col suo piglio.
Diversi sono i percorsi che Onorina, insieme all'associazione culturale Vitruvio propone. Visite-spettacolo per ogni esigenza, per chi Bologna la conosce già bene e vuole approfondirne alcuni aspetti come per esempio le "scuffie" termine dialettale per indicare le cotte amorose; oppure per chi vuole trovare un modo ironico per approfondirne la conoscenza lungo le stradine e i portici del centro, attraversando il quartiere ebraico per finire in una torre nascosta nel cuore della città.
C'è un percorso particolare, quello dedicato alla pancia di Bologna che permette di
rivalutare la Montagnola, parco cittadino che negli anni è stato oggetto di un degrado lento e irreversibile. Il tour parte dai portici di Via Indipendenza ed arriva al punto in cui si può ammirare la statua dell'otto agosto, passa per la fontana centrale delle tre tartarughe ed arriva al Pincio per una tappa a raccontar la storia di porta Galliera. Il percorso termina nuovamente da dove è iniziato presso l'Hotel i Portici, l'ultima tappa prevede la visita alla ghiacciaia sotterranea del quattordicesimo secolo, un vero gioiello che oggi ospita le stanze e la cantina del rinomato ristorante dell'hotel.
A noi le visite di Bologna insieme all'Onorina piacciono perché sono un modo non convenzionale di conoscere ancor meglio la città e la sua storia con il sorriso sulle labbra.
Come fare per visitare Bologna insieme ad Onorina?
Le visite spettacolo di Onorina fanno parte dei tour proposti dall'associazione Vitruvio che da anni organizza visite guidate e spettacoli per la valorizzazione di Bologna rivolti a persone di ogni età.
I tour con Onorina non sono le uniche attività proposte da Vitruvio, conosciuta anche per i percorsi in gommone lungo il canale delle Moline in pieno centro storico oppure per gli itinerari guidati lungo il percorso sotterraneo del torrente Aposa, con performance di attori e musicisti.
Più informazioni:
- Onorina su
Facebook
- Se volete "scuriosare" fra tutti gli eventi proposti potete consultare il
sito internet dell'associazione.