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OUTDOOR Urban Art Festival, la street art a Roma

DI: Francesca Spanò |14 nov 2014
OUTDOOR Urban Art Festival, la street art a Roma

Creatività, genio e livelli qualitativi eccellenti. Ma anche intuizione, la stessa che sta portando la Street Art inserita all’interno della kermesse OUTDOOR Urban Art Festival 2014 a regalare nuova luce ad aree romane dimenticate come le strade del quartiere Ostiense nelle 4 edizioni passate e la vecchia Dogana di Roma, a San Lorenzo adesso. Chiusa da quasi un lustro sarà riportata alla luce in attesa di una riconversione con graffiti e murales. L’evento, quindi, prende ora una direzione diversa e un titolo non casuale che è Moving Forward. Un concetto inteso come cambiamento in divenire, che attraversa l’aspetto fisico, mentale e soprattutto emozionale.

I numeri del progetto

L’iniziativa che si concluderà il prossimo 22 novembre punta su 5mila metri quadrati al chiuso dove gli artisti stanno lavorando da giorni non senza difficoltà. La luce rispetto all’esterno è differente, i corridoi spesso sono stretti e piuttosto frequentati ed occorre una grande concentrazione e professionalità per non perdere di vista il risultato finale. In collaborazione con le Ambasciate e gli Istituti di cultura straniera, a Roma quindi sono presenti 15 artisti provenienti da Francia, Grecia, Giappone, Sudafrica e Norvegia.

Una indagine totale sull’arte che passa dal marketing ma non dimentica l’urbanistica e cerca a tratti l’innovazione di questi artisti di genere dalla carriera in salita e impegnati in una serie di padiglioni dove stanno nascendo progetti non solo romani ma anche italiani di grande respiro.

Outdoor arte

L’Outdoor Urban Art Festival 2014 e la creatività femminile

Se è vero che gli street artist uomini si sono sempre distinti nel progetto, questa volta lo spazio riservato alle donne è ancora più grande. Sono, infatti, tre e alcune di loro hanno avuto degli insegnanti noti in tutto il mondo. C’è Lady Aiko, ad esempio, che pur essendo emergente viene dalla scuola di Takashi Murakami e di Banksy, la "turista giapponese" che nel 2008 scattava foto mentre eseguiva installazioni non autorizzate nei più grandi musei del mondo. C’è poi l’italianissima c’è Laurina Paperina e la sudafricana Faith 47. A completare la rosa dei nomi dei protagonisti di questa edizione, ci sono Blaqk, Thomas Canto, Brus, Ike e Hoek, Galo e Davide Dormino.

street art

Per la sua realizzazione si è interessata in primo piano Nufactory per rivalutare non solo dei veri simboli cittadini ma anche il concetto stesso di Street Art, amato e odiato e visto non sempre come una manifestazione “positiva” dell’arte. Di quel talento, insomma, che essendo smisurato esplode in qualunque contesto, con forme di comunicazione alternative quanto di grande valore. Questa edizione è ormai vicina alla fine ma c’è una novità: dopo la sua chiusura, sarà possibile organizzare dei tour virtuali accessibili dalla piattaforma online Street Art Rome.

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