
Ricordo
la prima volta in Puglia come una vacanza piuttosto impegnativa,
soprattutto dal punto di vista gastronomico. A vent’anni si sa, hai
tantissime idee e pensieri a cui correre dietro e il cibo non è
proprio la priorità numero uno: io mi ricordavo di mangiare quando
uscivo a cena con gli amici o quando a mezzanotte dividevo pene
d’amore spalmate con la Nutella sul pane assieme alle mie
coinquiline dell’Università.
Immaginate
quindi lo sdegno della famiglia dell’amica che allora mi ospitava:
ricci di mare, orzata, taralli a tutte le ore, pasticciotti, polpo e
orecchiette come se piovesse, pucce ripiene e cozze al pomodoro come
se non ci fosse un domani.
Cose
che a me non solo non interessavano granché ma che mangiavo solo
per cortesia e rispetto nei confronti dei padroni di casa che si
stringevano nelle spalle dicendosi sottovoce ‘‘Sta qua è
norditaliana, non capisce’’.

Avevano
ragione (e qua trovate la prova!). A trent’anni, nonostante i pensieri e le idee siano
triplicate e il metabolismo abbia dimezzato la propria laboriosità,
cominci a capire che effettivamente oltre al pane e cioccolato c’è
altro. E che altro. In ogni modo, la vita è stata così buona da
concedermi un’altra chance con la cucina pugliese e quello che non
amato causa incoscienza giovanile, mi è stato donato una decina di
anni dopo pur senza muovermi da Milano.
Mi
è bastato andare da Pampasciuli infatti per innamorarmi di nuovo di
sapori conosciuti ma non sufficientemente apprezzati prima: un locale
candido aperto in zona Bocconi e gestito interamente da una famiglia
salentina. Ricette tradizionali, tipiche, nessuna rivisitazione in
chiave post futurista: qui le orecchiette con le cime di rapa sono
quelle vere e sono davvero buone, specialmente quando il lato concavo
si riempie di condimento.
Noi vi consigliamo di scegliere la formula Aperitivo alla Salentina,
che vi permetterà di scegliere un calice di vino e di mangiare a
sazietà tra le proposte di mare e di terra che vi verranno servite
direttamente al tavolo: cozze al pomodoro fresco, purea di fave, pane
salato e affettati di vario genere, spuma di stracciatella e mousse
di olio d’oliva.

Immancabili
le frise con olio buono e ricotta salata a scaglie e per concludere,
frutta di stagione e biscottini alle mandorle.
Concludete
in bellezza con un buon caffè alla leccese (ghiaccio e latte di
mandorla) e non dite di no ai pasticciotti classici alla crema o al
cioccolato o amarena, o alla golosissima crostata di ricotta.

Pampasciuli
Viale Bligny, 7
Telefono: 0258309559