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Natale a Bari alla scoperta dei piatti tipici

DI: Ornella Mirelli |12 dic 2014
Natale a Bari alla scoperta dei piatti tipici

Se ci seguite - lo sappiamo che siete davvero in tantissimi, da Bari, dalla Puglia, da tutta Italia e non solo - avrete compreso che noi siamo gente a cui piace andare alla scoperta di ristoranti, locali e curiosità da segnalarvi. Nel corso di questi mesi avete imparato a conoscerci e a fidarvi di noi, dei nostri consigli, dei nostri gusti e di tutte le dritte che vi offriamo per trascorre ore piacevoli fuori di casa. Ehi, ma a Natale no, non si può! Il Natale si passa in famiglia con le persone care, e si sta a tavola tutti insieme appassionatamente per ore e ore.

I preparativi per la tre giorni culinaria, un vero "tour de force" che mette a dura prova le donne più efficienti della famiglia al gran completo, devono cominciare per tempo. Si preparano quindi con largo anticipo tutti i dolci che la tradizione barese esige sulle tavole natalizie, con visita preventiva qui per comprare a buon prezzo tutto il necessario. Solo in seguito si passa a stabilire il menu. Se la cena della Vigilia è rigorosamente e indiscutibilmente di magro - che non vuol dire “dietetico” - la seconda colazione del 25 Dicembre ha due opzioni: può essere in bianco o in rosso. Se si opta per il White Christmas, il primo e il secondo piatto di Santo Stefano saranno a base di sugo rosso. E sennò al contrario: Natale al pomodoro, Santo Stefano in brodo. Tutto chiaro? Entriamo nel dettaglio.

Antipasti

Ad aprire lo stomaco non può mancare il crudo di mare: cozze nere (quelle d’inverno, piccole e rosse, sono una vera prelibatezza da gourmet), cozze pelose, noci, ostriche, tartufi di mare, gamberi e allievi (una sorta di piccole seppie). Per chi non mangia il crudo - eresia! - un’insalata tiepida a base di molluschi e crostacei. Il tutto è accompagnato da olive verdi e provolone piccante. E se, per un’eventualità remota, qualcuno dei commensali non gradisse il pesce? Prosciutto crudo alla barese, tagliato a listarelle, e provoline, che sono piccole mozzarelle fior di latte, accontenteranno tutti i gusti. Che manca? Ma le barbabietole lesse - che noi a Bari chiamiamo carote rosse - condite con olio, aceto, sale e aglio a pezzettoni.

Primo e secondo in bianco

Chi sceglie il menu “White Christmas” dovrà alzarsi all’alba, mettere sù un buon brodo di gallina o di tacchino e preparare i Triddi o Pizzua-pizzua, la tipica pasta fresca all’uovo impastata con semola di grano duro, prezzemolo e brodo. Di conseguenza, il secondo piatto sarà costituito dal lesso di gallina o di tacchino.

brasciole

Primo e secondo in rosso

Che si opti per il classico piatto di orecchiette al ragù o per il tegame di pasta al forno, anche in questo caso, sarà indispensabile non prendersela troppo comoda. Il ragù, le polpettine o le ”brasciole” e la preparazione delle "ricchitedde", richiederanno diverse ore, minimo minimo tre.

Secondo di rinforzo

Se tutto ciò che si è già mangiato non bastasse? Dopo l’astinenza della Vigilia, un po’ di carne alla brace (costate di agnello, salsicce, nghiummaridde) non può guastare.

Contorni

Variano a seconda della scelta del menu. Insalata verde e patate al forno per la carne alla brace o per la carne al ragù sono quasi obbligatorie, ma con il lesso ci vanno i sott’olii e quindi melanzane, pomodori secchi, carciofini. A completare i contorni un po’ di carciofi e lampascioni fritti in pastella, insieme alle immancabili cime di rapa stufate, ci stanno sempre bene.

Sopataue: frutta fresca e secca

Prima che arrivi in tavola la frutta fresca di stagione e la gustosa frutta secca (noci, nocciole, mandorle, arachidi, datteri e fichi secchi con mandorle e cioccolato), s’inganna l’attesa con "u Sopataue": una grande ciotola colma di crudità come finocchi, cuori di sedano, ravanelli.

Dolci e liquori

Detti in dialetto barese Ndeghelìtte (leccornìe) comprendono tutti i dolci della tradizione di cui non si può fare a meno: Carteddate, Castagnedd, U-atterrone (torroncini di zucchero caramellato e mandorle tagliati a losanghe), Cazzeuìcchie (panzerottini di pasta frolla ripieni di pasta di mandorle e coperti di vincotto). Infine i liquori casalinghi: al cioccolato, al limone, al caffè, oppure amari come il nocino.

Dopo tutto questo ben di Dio chiunque sarebbe “stennuto”, ma a Natale non si può! Dopo pranzo, sparecchiata la tavola, servito il caffè con biscottini e cioccolatini, si passa a giocare a Tombola. E se non si è ancora distrutti, si va tutti al cinema a vedere il tradizionale Cinepanettone 2014. Mica volete "zomparlo" proprio quest’anno? Anzi, ricordatevi di prenotare per tempo.

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