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Sant’Ambrogio e la colonna del diavolo

DI: Cabiria Magni |22 ott 2014
Sant’Ambrogio e la colonna del diavolo

Ogni luogo di culto che si rispetti si fregia di una sua leggenda del tutto personale: lo abbiamo visto con il Duomo, costruito per volere del diavolo, e lo stesso vale per la chiesa di Sant’Ambrogio, consacrata appunto al patrono della città.

Fuori da Sant’Ambrogio, in particolare, c’è una colonna di epoca romana che ha due fori: secondo la leggenda sarebbero stati fatti dalle corna del diavolo (sì, sempre lui, a quanto pare aveva un debole per questa città).

Ora la tradizione non si accorda sulle modalità precise, nel senso che pare ci sia stata una sorta di colluttazione tra Sant’Ambrogio e il Diavolo (un vero scontro tra titani!) e secondo alcune fonti il Diavolo ebbe la peggio perchè si prese un bel calcio nel posteriore che lo spedì dritto dritto contro la colonna, mentre secondo altre versioni Satana fece tutto da solo: presa una bella rincorsa a testa bassa per incornare il santo, sbagliò la mira e si andò a schiantare proprio contro il marmo.

Tutti concordano però nel dire che il maligno non fu in grado di liberarsi: lo scontro era stato troppo forte e dovette rassegnarsi a quella scomoda posizione per un giorno intero, fino a quando decise di sbriciolarsi in zolfo e tornare all’inferno, proprio attraverso quei fori: questo spiegherebbe perché qualcuno dice che ad avvicinarcisi si sente l’odore dello zolfo e il rumore dello Stige, il fiume infernale.

S  Ambrogio Milano

Io mi limito a riportare le dicerie ma onestamente non mi è parso di sentire tutto questo odore, in ogni caso, se passate fate un tentativo e ditemi se è un problema mio oppure no!

Sempre stando alla tradizione la notte prima di Pasqua, se siete nei pressi della colonna e alzate gli occhi al cielo, con un po’ di fortuna (chiamiamola così) magari riuscite a scorgere il carro di Lucifero che scorta le anime dei dannati tra le fiamme eterne. Forse contribuisce alla suggestione il fatto che dove ora sorge la basilica prima c’era un cimitero? Dove tra l’altro sono stati ritrovati i resti di San Gervaso e San Protaso, che per volere di Ambrogio, allora soltanto vescovo, furono trasportati all’interno del luogo di culto.

Chi può dirlo, quello che è certo è che questa colonna veniva utilizzata per l’incoronazione degli imperatori germanici, che prima di ricevere la corona di ferro dovevano necessariamente convertirsi e abbracciarla, proprio come si abbraccia una nuova fede.

I resti di San Gervaso e San Protaso sono tutt’oggi nella cripta, insieme a quelli di Sant’Ambrogio che li aveva voluti lì.

Milano Sant Ambrogio

All’interno della chiesa, poi, c’è anche un’altra colonna, conosciuta come “colonna del serpente”: il serpente è Necustan, il serpente di Mosé, che secondo la tradizione ha il potere di guarire dai malanni.

La speranza è che Necustan rimanga al suo posto ancora per un po’, perché pare che il giorno che scenderà a terra arriverà la fine del mondo: che dite, sarà forse il caso di andare a dare una controllatina ogni tanto? Il soggetto sembrerebbe piuttosto statico, ma insomma, non si sa mai.

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