
Chi nasce col destino del pellegrino se lo porta appresso anche dopo la morte, che se è scritto nelle stelle non c’è niente da fare. Già, le stelle. C’è chi l’ha seguita per tutta una vita una stella cometa. A
Milano c’è una chiesa che sopra il campanile non ha una croce, ha una stella. Ed è una stella a otto punte. La
chiesa è quella di
Sant’Eustorgio, e là dentro pare che riposassero le spoglie niente meno dei tre re magi, forse i più famosi tra coloro che appresso ad una stella ci sono stati una vita intera, e anche di più. La tradizione è pressoché concorde sul fatto che i tre morirono a Gerusalemme, dove tornarono per diffondere i loro insegnamenti, ma dopo?
Lo dicevo, quando uno è pellegrino lo è per sempre, non importa se la vita finisce. Le spoglie dei tre furono ritrovate da Elena, madre del Costante a capo dell’impero romano d’oriente (non una personcina a caso quindi, ma alla fine è sempre così) e
trasferite nella chiesa di Costantinopoli, Santa Sofia. Arrivarono poi a Milano grazie al vescovo Eustorgio, che le ricevette in dono da Costante in persona. La tradizione vuole che il carro col sarcofago che le trasportava si impantanò dopo un lungo viaggio nei pressi di Porta Ticinese e che l’episodio, anziché suscitare improperi, fu letto come un segno del destino: Eustorgio fece edificare la chiesa proprio in quel punto, dove si trova ancora oggi.

Quello che non c’è più sono le spoglie dei magi visto che se ne impossessò Federico il Barbarossa: il viaggio verso Colonia fu di quelli avventurosi e tormentati ma alla fine Rinaldo riuscì nell’impresa a lui affidata dall’imperatore, lasciando in dono, ad ogni tappa del suo percorso, dei piccoli frammenti, segno di ringraziamento per coloro che lo ospitavano. E’ per questo che
il cammino che porta da Milano a Colonia è costellato di stelle... sono il simbolo del passaggio dei magi.
A Sant’Eustorgio oggi sono rimasti solo dei frammenti ossei, gentile concessione dell’Arcivescovo di Colonia, e la cerimonia che si tiene il giorno dell’Epifania, con il suo corteo in costume che parte dalla Piazza del Duomo e arriva proprio qui, al quale possono partecipare tutti quelli che ne fanno richiesta.
Dal XIII secolo questa basilica è la principale sede dell’
ordine domenicano a Milano. Costruita sopra una necropoli cristiana, si è andata via via arricchendo dei segni del tempo che è passato: con la facciata rifatta, con la costruzione tra le altre della celebre Cappella Portinari, che sta dietro l’abside e che è una delle opere più riconosciute del Rinascimento lombardo, ma soprattutto con la costruzione della cappella dei magi, dove c’è ancora il sarcofago che secondo la tradizione ha trasportato le loro spoglie, che quello invece l’hanno lasciato, si vede che a spostarlo era troppo impegnativo.

I chiostri aggiunti nel Quattrocento invece, sono ora la sede del museo diocesano, oltre che un motivo in più per visitare questa chiesa, che è tra le più vecchie della città e che è sicuramente tra le più cariche di suggestioni. E se siete in zona dopo questa
visita non potete non fermarvi a mangiare, magari in
uno di questi locali o scovandone di nuovi...
Basilica di Sant'Eustorgio
Piazza Sant'Eustorgio, 1
Telefono: 0258101583