
Raccontare una città vuol dire soprattutto viverla: non basta sentir dire, serve vivere sulla propria pelle le novità, o i cambiamenti e tutto quello che gira intorno alla vita cittadina per poter “raccontare”. Un bel progetto di storytelling che seguo da un po’ è quello del giornalista Alessandro Dattilo che lui stesso definisce come il primo Social Magazine dedicato a Torino, allo storytelling e ai suoi patrimoni. Venite a
scoprire Torino insieme a me attraverso le sue parole!
Quando è nata la tua passione per il blogging e come è iniziato tutto?
Da giornalista professionista che da qualche anno si occupa di comunicazione d’impresa, ho iniziato a bloggare tra il 2008 e il 2009, su temi però più personali che lavorativi. Per un periodo ho collaborato con un paio di blog nazionali che si occupavano di satira politica. Divertimento puro! Solo nel novembre 2010 ho sentito l’esigenza di aprire uno spazio che parlasse della mia professione: in quel periodo è nato ScritturaVincente.it, attuale blog che si occupa di comunicazione e storytelling. Non sempre razzolo bene: ultimamente sto scrivendo un po’ troppo poco, essendo impegnato su altri progetti. Dopo questa intervista sarò motivato a fare bella figura!
Da cosa nasce la tua passione per Torino e perché hai deciso di dedicargli un progetto a metà tra il visual (Instagram) e lo (short) storytelling (Twitter)?
A Torino – dove sono nato e cresciuto – sono tornato ad abitare nel 2012, dopo vent’anni di “esilio” a Roma. Col desiderio di riscoprire strada per strada la mia città natale (nel frattempo molto cambiata rispetto agli anni Ottanta) ho pensato di dare vita in Rete a un Social Magazine che partisse da Twitter e Instagram, e che raccontasse piccole storie per immagini e tweet. Da lì è nato il primogenito Torino Storytelling (che ha raggiunto i 3.900 follower). Dopo un po’ è arrivata la sorella Roma Storytelling e la cugina Venezia Storytelling. Il progetto va avanti con grande passione.
Sei un vero insider della città: da te vogliamo sapere assolutamente il quartiere top del momento e il locale più bello dove scoprire la vera anima della città
Ti rispondo da Insider, anche se non so bene cosa voglia dire! Per esigenze pratiche (accompagno in tram mia figlia a scuola alle spalle di piazza Vittorio), mi ritrovo a girovagare all’alba proprio in quel quadrante di strade del centro storico che stanno tra via Lagrange e il Po all’altezza di corso Cairoli. Sono momenti di grande fascino, luci, colori e suggestioni. Piazza Carlo Alberto alle 8 del mattino è da vivere col fiato sospeso. Poi c’è il sole e la neve, la pioggia e le foglie dei giardini di piazza Cavour. Mi piace rappresentare il contrasto tra ciò che sta immobile da secoli (palazzi, monumenti, portici) e il movimento di pedoni, biciclette, automobili e mezzi pubblici. Alcuni amici romani mi prendevano in giro appostandosi con gli smartphone in prossimità delle rotaie del tram (soggetto prediletto in corsa). Sostengono che sono i tram a seguire me e non viceversa…
Raccontare una città – con tutto quello che può offrire – non è solo un progetto social, ma di comunicazione, a tutto tondo: ci racconti degli eventi che hai seguito in cui la tua anima di storyteller è venuta fuori al massimo?
Ho cominciato seguendo la presentazione della onlus di Luca Argentero,
1 caffè. Fuori dal Busters Coffee di via Cesare Battisti si era radunata una folla vociante di studentesse in attesa dell’uscita di Argentero. Ecco, lì ho capito che Torino assomiglia molto di più a Roma rispetto a un tempo. Poi da lì sono scattati inviti per decine di eventi: dalla gara con le food blogger alla Gelateria Pepino, fino ai blogtour organizzati da Silvia Lanza di Turismo Torino. Uno dei più entusiasmanti è stato quello in trasferta, al Carnevale di Ivrea, dove ci siamo trovati nel mezzo della battaglia delle arance: meno male che avevamo il famoso berretto frigio!! Concludo testimoniando che la formula del blogtour (o del Blogger Day come per #gioiadarte alla Pinacoteca del Lingotto) è una strategia davvero efficace per qualunque campagna di comunicazione social. E Torino Storytelling ne è una prova… pulsante!
Trovate TorinoStorytelling
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