In sintesi
Il celebre balletto in 2 atti viene riproposto dalle Russian Stars, talentuose étoiles delle migliori accademie russe di danza
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Il lago dei Cigni - Russian Stars
- Compositore: Petr Ilich Chaykovsky
- Libretto: Vladimir Begichev e Basil Geltser
- Coreografia: M. Petipa e L. Ivanova
Atto I
Nel giardino di un castello tedesco si sta celebrando una festa in onore del principe Siegfried. Il giovane ha compiuto la maggiore età ed è circondato da amici e cortigiani che ballano e danzano insieme a lui. Si unisce ai festeggiamenti anche la madre di Siegfried, la regina regnante, che esorta il figlio a scegliere una sposa tra le fanciulle che lei ha invitato al ballo che si terrà il giorno successivo. La festa continua con danze e scherzi ma ad un certo momento gli ospiti entrano nel castello, e Siegfried rimane solo: è pensieroso, sogna un amore puro, vero e non imposto. Assorto nei suoi pensieri, cerca un po’ di tranquillità e si dirige verso il vicino lago. Mentre sta osservando le rovine diroccate di un vecchio castello, viene distratto dal volo di alcuni cigni e viene immediatamente preso dal desiderio di cacciare. Imbraccia quindi la sua balestra e corre nel bosco. Mentre le rovine del castello si specchiano nelle acque silenziose, Siegfried arriva alle sponde del lago. Lì rimane meravigliato a fissare alcuni cigni bianchi che, non appena giunti a riva, si trasformano misteriosamente in ragazze. Fra loro il principe rimane folgorato dalla bellezza di Odette. La fanciulla gli confessa di aver subito un incantesimo insieme ad altre giovani che le ha trasformate in cigni, permettendo loro di riprendere le sembianze umane soltanto la notte e che soltanto un uomo davvero innamorato e fedele potrà rompere. Siegfried promette a Odette di salvarla e la invita alla festa del giorno dopo, durante la quale dovrà scegliere la sua futura sposa. La ragazza, però, non potrà partecipare: Siegfried le giura, allora, eterno amore e le assicura che non sposerà nessun’altra donna. Nel frattempo è giunta l’alba e le fanciulle sono richiamate al lago dal mago Rothbart e trasformate nuovamente in cigni.
Atto II
Nella sala da ballo del castello entrano gli invitati ed iniziano i festeggiamenti. Gli squilli di tromba annunciano l’arrivo delle sei ragazze aspiranti pretendenti del principe. Siegfried è ancora pensieroso, nel suo cuore c’è ancora Odette, e si rifiuta di scegliere poiché nessuna può competere con la sua amata. Quand’ecco che uno squillo di tromba annuncia l’arrivo di nuovi ospiti: uno strano cavaliere che scorta Odette, accompagnati da un seguito di cigni neri. Si tratta del mago Rothbart e della figlia Odile che, grazie al padre, ha assunto l’aspetto di Odette. Siegfried cade nella trappola, crede che la fanciulla sia la sua amata Odette e le giura eterno amore. L’oscurità cala sul castello, al momento del giuramento però Siegfried scorge la vera Odette, capisce l’inganno e disperatamente corre fuori dal castello per cercare di raggiungerla. Odette raggiunge il lago e racconta alle altre fanciulle ciò che ha visto: il principe ha rotto il suo giuramento e lei è destinata a rimanere cigno per sempre. Disperato, Siegfried arriva sulle sponde del lago implorando il perdono di Odette . L’amore di Odette è più forte della magia di Rothbart e lei, commossa dalle parole del principe, lo perdona. Appare Rothbart ostinato ad ostacolare i due amanti, dando inizio così ad un duello col principe ma il malvagio viene miseramente sconfitto. E’ l’ultima battaglia tra il bene ed il male. L’alba arriva e finalmente Siegfried ed Odette possono coronare il loro sogno d’amore: il sortilegio si è spezzato.
Teatro Sociale
Il Teatro Sociale nasce dal desiderio di sviluppare le attività sociali e culturali della classe media borghese che abitava a Rovigo nel 1800. Alcuni appassionati di Opera lirica costituirono una apposita società per la raccolta di fondi per la costruzione di un nuovo teatro. Questo ha visto tra gli altri il debutto di Beniamino Gigli ne La Gioconda di Ponchielli nel 1914, e l’esibizione nel 1944 di Renata Tebaldi nel Mefistofele, di Maria Callas nel ruolo di Aida nel 1948 e di Luciano Pavarotti nel 1962 nei panni del duca di Mantova.
Offerto da Nuovo Teatro Verdi Srl.
Condizioni
Dove: Teatro Sociale, Rovigo
Ritiro biglietti: a partire da un'ora prima l'inizio dello spettacolo
Limiti: ingresso per una persona, solo per l'opzione acquistata
Info ulteriori: il posto viene assegnato dalla produzione, non è possibile sceglierlo. Posti vicini per più biglietti acquistati in un'unica transazione.
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Prezzo originale verificato il 05.12.2017 (info)
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