In sintesi
Appuntamenti di valore artistico e culturale con una pluralità di proposte spettacolari al Teatro Menotti e in Sormani
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A proposito di questa offerta
Possiamo salvare il mondo prima di cena
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Con: Collettivo Menotti - Enrico Ballardini, Giuditta Costantini, Nicolas Errico, Helena Hellwig, Jacopo Sorbini, Chiara Tomei
- Dove: Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11 - Milano
- Date e orari:
- 8 giugno 2021 ore 20.00
- 9 giugno 2021 ore 20.00
- 10 giugno 2021 ore 20.00
- 11 giugno 2021 ore 20.00
- 12 giugno 2021 ore 20.00
- 13 giugno 2021 ore 16.30
- Sinossi: Jonathan Safran Foer nel suo romanzo-saggio racconta, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica del pianeta e lo fa alternando in modo originale storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici e suggestioni futuristiche che vengono portate in scena dalla giovane compagnia Collettivo Menotti. Una storia non facile da raccontare, un argomento che scuote gli animi, parole e musica potenti, capaci di accompagnare lo spettatore in un viaggio in cui la scienza lascia il posto alle emozioni.
Mattatoio N.5
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Con: Collettivo Menotti (in ordine di apparizione) Jacopo Sorbini, Giuditta Costantini, Nicolas Errico, Chiara Tomei
- Dove: Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11 - Milano
- Date e orari:
- 15 giugno 2021 ore 20
- 16 giugno 2021 ore 20
- 157 giugno 2021 ore 20
- 18 giugno 2021 ore 20
- 19 giugno 2021 ore 20
- 20 giugno 2021 ore 16.30
- Sinossi: Il Collettivo Menotti porta in scena uno dei capolavori di Kurt Vonnegut, un romanzo di fantascienza ma anche un manifesto anti-guerra. Mattatoio n.5 racconta la storia di Billy Pilgrim, un uomo americano “alto e gracile, fatto a forma di bottiglia di Coca-Cola” che combatte i tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Prima di essere catturato e trasportato a Dresda dove viene poi tenuto come prigioniero, Billy si “stacca” dal tempo, cominciando a muoversi tra le diverse parti della sua vita senza un ordine particolare, viaggiando con un semplice batter d’occhio, senza alcun controllo.
Un marziano a Roma
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Con: Milvia Marigliano e Raffaele Kohler
- Dove: Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11 - Milano
- Date e orari:
- 22 giugno 2021 ore 20
- 23 giugno 2021 ore 20
- 24 giugno 2021 ore 20
- Sinossi: il racconto di qualcuno che ha fatto il percorso al contrario ed è finito sulla Terra. Da Marte immaginava un pianeta accogliente, placido e blu, così come lo aveva visto da lontano. Quando è arrivato, però, ha trovato ignoranza, caos, superficialità, vanità e indifferenza. Forse un po’ d’amore. Troppo e troppo poco. Si racconta poi del suo ritorno nello spazio in silenzio e di nascosto senza nemmeno salutare. Nel 1954 Ennio Flaiano scrisse un breve racconto intitolato “Un marziano a Roma” nel quale con surreale naturalezza narrava il singolare, quanto imprevisto, atterraggio sulla terra di una aeronave da cui sbarcava un essere proveniente da Marte. Il tutto avveniva a Roma e precisamente a Villa Borghese. Quell’idea è diventata in seguito un controverso spettacolo teatrale, un film e addirittura un modo di dire. È un’opera carica di satira sui costumi dell’Italia del dopoguerra e sulle dinamiche culturali della Capitale ed è ancora di enorme attualità.
El Blues de Loi
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Con: Milvia Marigliano
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
- Date e orari:
- 9 luglio 2021 ore 19.30
- 10 luglio 2021 ore 19.30
- 11 luglio 2021 ore 19.30
- 12 luglio 2021 ore 19.30
- 13 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: un recital dove un’attrice e un poeta, accompagnati da un musicista, portano in scena i versi di una delle personalità poetiche più potenti del secondo Novecento italiano: il poeta Franco Loi. Un blues che si dipana attraverso quattro stazioni drammaturgiche. Nella prima è il poeta a prendere parola per divenire, al contempo, confessione e meditazione sull’atto del fare poesia e del vivere. Nella seconda stazione prende corpo il teatro in cui il poeta è vissuto: la città di Milano; modulando malinconie, sogni, speranze, memorie e rabbia. E qui il canto s’invera grazie ad una lingua - per dirla come scrisse il poeta - che si pisciava nelle strade della città meneghina: il dialetto milanese, al quale Loi è sempre rimasto fedele e che nel recital, pur nell’ardua traducibilità d’ogni verso, si alterna all’italiano e al napoletano, marcando il valore universale della poesia di Loi. Infine, nella terza e quarta stazione, dialogano e si sovrappongono, in un violento chiaroscuro, l’amore e la morte per poi ritornare alla voce del poeta che noi, oggi e sempre, vogliamo ricordare
Panico ma rosa
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Con: Alessandro Benvenuti
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 11 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: 59 giorni di lockdown. 59 pagine di diario che raccontano l’isolamento obbligatorio di un autore attore che, privato del suo naturale habitat, il palcoscenico, decide di uscire dalla sua proverbiale ritrosia e raccontarsi per la prima volta pubblicamente e con disarmante sincerità come persona. Sogni e bisogni, ricordi e crudeltà, fantasie e humor. Un viaggio nella mente di un comico che nel cercare un nuovo senso della vita per non impazzire, reinventa il passato di chierichetto, stabilisce inediti e proficui rapporti con tortore, passerotti, merli, cornacchie, piccioni e gabbiani. Mescola sogni e aneddoti. Progetta linguaggi comico barocchi. Decide di rinascere a nuova vita digerendo il suo passato e i fantasmi che lo hanno abitato con la spudoratezza che solo gli adulti che si stufano di essere tali possono vantare. E attraverso questa comica forza eversiva sperare, per una volta ancora, di tornare bambino, anzi, bambinaccio, prima di tacere per sempre nel naturale Finale di Partita che pazientemente attende in un punto imprecisato del Fato tutti gli esseri umani. Diciamo insomma che drammaturgicamente parlando ‘Panico ma rosa’ è di genere Po Ca Co: Poetico Catastrofico Comico.
Di amore, di musica, di sport e di altre sciocchezze
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Con: Alessandro Bonan
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
- Date e orari:
- 12 luglio 2021 ore 19.30
- 13 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: che cos’è l’amore? È una sottrazione di esistenza. Che cos’è la musica? È un territorio di confine tra l’arte e il mistero. Che cos’è lo sport? È il gesto che rende eterna la fanciullezza. Alessandro Bonan, giornalista, scrittore e volto conosciuto di Sky, risponde così ad alcune domande su vari aspetti della nostra vita. Musica e sport sono per lui passione e lavoro. Ossessionato dalla noia, si diverte a percorrere le strade dell’imprevisto, di cui teorizza l’efficacia. “Nei miei programmi cerco sempre un incidente da cui dovermi salvare: ridesta l’attenzione mia e del pubblico”. Ecclettico per natura e per talento. Alessandro Bonan rappresenta il prototipo del giornalista show-man moderno: versatile, ironico, brillante e competente. Sul palco viene accompagnato da una giovane band di musicisti. Musica, parole e alcune sciocchezze. Senza paura di cadere nel vuoto.
Italia Cinali
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Con: Mario Perrotta
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 4 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: l’emigrazione italiana nelle miniere di carbone del Belgio, raccontata attraverso un’epopea popolare, fatta di uomini scambiati con sacchi di carbone, di paesi abitati solo da donne, di lettere cariche di invenzioni per non svelare le condizioni umilianti di quel lavoro, di mogli che rispondono a quelle lettere con le parole dettate dall’unico uomo rimasto in paese: il postino. È lui che racconta tutto quello che ha visto, sentito, letto e scritto. Racconta come può, come deve, ricostruendo uno spaccato violento e amaramente ironico di un’Italia uscita dalla guerra e pronta ad affrontare il boom economico. È così che le sue storie, così apparentemente personali, ritraggono senza ipocrisia uno dei capitoli più amari della nostra storia repubblicana. Lo spettacolo ha ricevuto la targa commemorativa della Camera dei Deputati per “l’alto valore civile del testo e per la straordinaria interpretazione”, è stato finalista al Premi UBU 2004 e ha segnalato Mario Perrotta tra gli artisti più interessanti della nuova generazione. Cìncali cioè: zingari! Così credevano di essere chiamati gli italiani emigrati in Svizzera; pare, invece, che fosse una storpiatura di cinq, “cinque” nel linguaggio degli emigranti padani che giocavano a morra.
I Paroll d’on Lenguagg - Omaggio a Carlo Porta
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Con: Marco Balbi, Gianna Coletti, Alarico Salaroli
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 15 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: nel duecentesimo anniversario della morte, il teatro Menotti celebra il più grande dei poeti milanesi con una serata a lui dedicata. Si alterneranno al leggio per dare voce a quattro impareggiabili poemetti: Desgrazzi de Giovannin, Bongee, La Ninetta del Verzee, Meneghin biroeu di ex monegh Offerta a Dio (La preghiera). Un’occasione per avvicinarsi all’espressione più alta della lingua meneghina, opportunamente sottotitolata per dare modo a tutti di godere l’inventiva, il divertimento, il cinismo, l’anticlericalismo, l’impietosa critica alla borghesia e i mille altri talenti di questo grande poeta milanese.
Il Commissario Collura va in crociera
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Con: Donatella Finocchiaro
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 16 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: nella prolifica produzione letteraria di Andrea Camilleri, dalle storie di Montalbano ai romanzi storici, brillano alcune perle meno note: tra queste, una piccola serie di racconti dedicata al Commissario Collura, collega non meno affascinante del celebre commissario di Vigata anche se dalla ben diversa popolarità. Come piccolo e spensierato omaggio al compianto scrittore siciliano, una lettura affidata alla voce di Donatella Finocchiaro. Il commissario Vincenzo Collura, chiamato Cecé, non è «omo d’acqua ma di terraferma» e tuttavia, rimasto ferito durante un’azione di polizia, decide di prendersi un periodo di riposo per la convalescenza su una lussuosa nave da crociera dove svolgerà le funzioni di commissario di bordo con l’aiuto sostanziale di un esperto del mestiere: il triestino Scipio Premuda. Con lo stile lucido, tagliente e umanissimo cui Camilleri ci ha abituato, il nostro eroe diventa protagonista di una serie di brevi, godibili e fulminanti racconti gialli, in cui la nave diventa teatro del mondo, e i suoi passeggeri si trasformano in tragicomici personaggi della nostra assurda contemporaneità. Un fil rouge attraversa tutti gli episodi: la “virtualità” della vita crocieristica (infatti, si tratta sempre di casi “presunti”, che si rivelano falsi o solo immaginati), divertita metafora dell’inautenticità delle nostre vite e delle nostre relazioni
Omeophonie
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Con: Arianna Porcelli Safonov
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 19 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: All that Jazz. Ecco come muore un giovane designer Benito ed il suo gusto per le esequie La nuova moneta Furesta. L’altro giorno al circolo Richi, settant’anni al servizio dell’infanzia Strabel. Otto favole desiderose di curare dalla decadenza contemporanea. Otto microcosmi ricchi di sensazioni che più umane non si può. Otto gabinetti delle meraviglie, otto piccole storie che disegnano caratteri quotidiani potenti e psicotici: l’ossessione per l’approvazione altrui di All that Jazz, la cattiveria sfrontata con cui la società si accanisce contro gli studenti preparandoli al supplizio sempiterno che spetta ai creativi di tutto il mondo di Così muore un giovane designer. E poi il culto morboso che ancora oggi accompagna i defunti nelle provincie italiane celebrato da Benito e il gusto per le esequie, l’amara rivelazione che si venga pagati col niente di La nuova moneta, il gusto al fiele dell’opportunismo in amore di Furesta, la telecronaca di un atto criminale bulimico di Strabel e la sinfonia consolatoria per tutti gli adulti che, come Richi si trovano ogni giorno a dover combattere eroicamente contro i bambini, perdendo miseramente. Otto sfoghi quotidiani scritti ed interpretati da Arianna Porcelli Safonov, impreziositi dalle musiche di Renato Cantini e Michele Staino.
Italianesi
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Con: Saverio La Ruina
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 20 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: esiste una tragedia inaudita, rimossa dai libri di storia, consumata fino a qualche giorno fa a pochi chilometri dalle nostre case.Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni Con l’accusa di attività sovversiva ai danni del regime la maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia. Donne e bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture. In quei campi di prigionia rimangono quarant’anni, dimenticati. Come il “nostro” che vi nasce nel 1951 e vive quarant’anni nel mito del padre e dell’Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia. Ispirato a storie vere.
Masculu i’ fiammina
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Con: Saverio La Ruina
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 21 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: l’idea di base è che un uomo semplice parli con la madre. Una madre che non c’è più. Lui la va a trovare al cimitero. Si racconta a lei, le confida con pacatezza di essere omosessuale, “o masculu e fìammina cum’i chiamàvisi tu”, l’esistenza intima che viveva e che vive. Non l’ha mai fatto, prima. Certamente questa mamma ha intuito, ha assorbito, ha capito tutto in silenzio. Senza mai fare domande. Con infinito, amoroso rispetto. Arrivando solo a raccomandarsi, quando il figlio usciva la sera, con un tenero e protettivo “Statti attìantu”. Ora, per lui, scatta un tipico confessarsi del Sud, al riparo dagli imbarazzi, dai timori di preoccupare. Forse con un piccolo indicibile dispiacere di non aver trovato prima, a tu per tu, l’occasione di aprirsi, di cercare appoggio, delicatezza. E affiorano memorie e coscienze di momenti anche belli, nel figlio, a ripensare certi rapporti con uomini in grado di dare felicità, un benessere che però invariabilmente si rivelava effimero, perché le cose segrete nascondono mille complicazioni, destini non facili, rotture drammatiche. Nei riguardi di quella madre, pur così affettuosa e misteriosamente comprensiva, si percepisce comunque qualche rammarico, qualche mancata armonia. Ma tutto è moderato, è fatalistico, è contemplativo. In un meridione con la neve, tra le tombe, finalmente con la sensazione d’essere liberi di dire.
Le olimpiadi del 1936
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Con: Federico Buffa
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 22 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra. Le storie dello sport, sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano. È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credevano che fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza: il primo giorno di gara sul podio del salto in alto salirono due atleti neri, l’ebrea Helene Mayer vinse l’oro nella scherma e Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura quattro. E poi, mentre in quella calda estate del ’36 il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola e la pace scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, il coreano Sohn Ki-Chung vinceva la maratona di Berlino, ma aveva un peso sul cuore e sul podio non alzò mai lo sguardo. Sohn era costretto a competere non per la Corea ma come maratoneta per il Giappone, che aveva colonizzato il suo paese nel 1910. Per la sua vittoria fu innalzata non la bandiera coreana ma quella giapponese e fu l’inno giapponese a essere cantato nello stadio. Lo spettacolo racconta le storie all’interno di un luogo senza tempo, un luogo dimenticato, sospeso tra il sogno e la realtà. Le racconta con le parole di chi c’era in quei giorni esaltanti e tremendi, le racconta con lo stile narrativo incalzante di Federico Buffa, le racconta con la musica e le canzoni evocative di un’epoca in bilico tra il sogno e la tragedia, le racconta con le immagini “rivoluzionarie” di Leni Riefensthal, “la regista che filmò il nazismo”.
Cara Marie Curie
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Con: Gabriella Greison
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
- Date e orari:
- 23 luglio 2021 ore 19.30
- 24 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: la vita di Marie Curie raccontata da Gabriella Greison in un avvincente monologo di un’ora in cui ci si immerge nella storia incredibile della più grande scienziata di tutti i tempi. Di recente è stato fatto un sondaggio in cui è stato chiesto ai bambini di tutto il mondo quale scienziata conoscessero e tutti (cioè il 100% dei bambini) hanno risposto: Marie Curie! (per gli scienziati Albert Einstein è stata la risposta che ha avuto la meglio, ma la percentuale per lui era del 90%). Nell’immaginario collettivo quindi Marie Curie rappresenta la realizzazione, i sogni che si avverano, la speranza il futuro, il merito. Tutte parole che entrano in questo spettacolo e che tengono gli spettatori incollati alle sedie.
Le opere complete di William Shakespeare in 90 minuti
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Con: Roberto Andrioli, Fabrizio Checcacci, Lorenzo Degl’Innocenti
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
- Date e orari:
- 26 luglio 2021 ore 19.30
- 27 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: dopo aver debuttato all’Edinburgh Festival Fringe nel 1987 è stato replicato al Criterion Theatre di Londra per nove anni, diventando uno degli spettacoli più conosciuti al mondo. Una parodia di tutte le opere di William Shakespeare eseguita in forma comicamente abbreviata da tre attori, usando le più svariate tecniche interpretative. Veloce, spiritoso e fisico, è pieno di risate per gli amanti e soprattutto per gli odiatori di Shakespeare. Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come condensare l’operaomnia del Bardo, 37 opere, in 90 minuti? O raccontare l’Amleto in 43 secondi? Tutto Shakespeare in 90 minuti è una sfida teatrale, un’immersione leggera e stravagante nel mondo shakespeariano, un omaggio divertito e divertente al grande drammaturgo. La potenza e la poesia dei suoi versi vengono prevedibilmente meno ma lo scopo, in fondo, non è altro che divertire il pubblico, incuriosirlo e svelare il lato comico che si cela anche nelle tragedie più cupe. Fabrizio Checcacci, Roberto Andrioli e Lorenzo Degl’Innocenti (In ordine rigorosamente di età), dopo tanti anni di amicizia si ritrovano e decidono di unire le loro esperienze nel campo della prosa, musica e commedia dell’arte, e darsi al Bardo!
Più nobile è il volgare
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Con: Roberto Mercadini
- Dove: Corte d’Onore di palazzo Sormani, Corso di Porta Vittoria 6, Milano
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Data e orario: 31 luglio 2021 ore 19.30
- Sinossi: non si può fare quello che ha fatto Dante senza essere innamorati a sangue della parola; senza essere ossessionati dal suono delle diverse lingue, dal senso dei singoli vocaboli; senza essere permeati anima e corpo dal linguaggio. Nella Divina Commedia si snodano le più magnifiche e impressionanti immagini dell’oralità. Il rogo eterno da cui esce la voce di Ulisse, che si agita al vento “come fosse la lingua che parlasse”. Le miriadi di luci angeliche che fluttuano irradiando miracolosamente parole cantate. E poi le bocche dei dannati e dei demoni che talvolta, degenerando, vengono ridotte alla loro funzione animalesca e restano disperatamente mute. Ma Dante è capace anche di riflessioni straordinariamente profonde e sorprendentemente moderne. È l’autore del De vulgari eloquentia, il primo trattato teorico sulla nostra lingua. Proprio in apertura di quest’opera, confrontando il latino e il volgare, l’Alighieri scocca un giudizio spiazzante, apparentemente paradossale: delle due lingue “nobilior est vulgaris”, ossia “la più nobile è il volgare”. Un monologo per innamorarsi della parola e, in particolare, della lingua che parliamo
Condizioni
Dove: Teatro Tieffe Menotti, Via Ciro Menotti, 11 - 20129 Milano e Teatro Menotti in Sormani, Corso di Porta Vittoria, 6 - 20123 Milano.
Ritiro biglietti: entro 30 minuti prima dell'inizio dello spettacolo.
Limiti: ingresso per una persona, solo per l'opzione acquistata.
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