
Il progetto Berberè, nato nel 2010 su idea dei fratelli Aloe, dopo Castel Maggiore, Firenze e Bologna, è da poco approdato a Torino.
Si trova all'interno di Binaria Centro Commensale del Gruppo Abele con l'intento di interpretare la pizza, valorizzandone la qualità degli ingredienti.
Cosa gustare da Berberè
Il menù presenta una scelta limitata: massimo quindici pizze, che alternano i classici della tradizione alle novità stagionali più gourmet. Tutte sono preparate con farine semi integrali macinate a pietra e senza lievito chimico; la lievitazione naturale,basata sul processo fisico di idrolisi degli amidi, dura almeno ventiquattro ore a temperatura ambiente, rendendo l'impasto leggero e altamente digeribile.
Per i condimenti, invece, vengono selezionati ingredienti biologici e stagionali, trasformandoli il meno possibile per mantenerne il sapore e le proprietà.

Da bere non c'è che l'imbarazzo della scelta: birre artigianali di L.A.B. Libera Arte della Birra, ma anche vini biologici provenienti da piccoli produttori indipendenti.
Ma dov'è la buona azione? Una parte degli incassi serviranno a sostenere i progetti del Gruppo Abele, che tra le tante attività, nel 1995 ha dato vita a Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, i cui prodotti creati con il frutto delle terre confiscate alla mafia, vengono venduti anche qui a Binaria.

Binaria Centro Commensale
Occupa una parte ristrutturata della sede del Gruppo Abele e nasce con l'intento di creare un centro di aggregazione dove confrontarsi, nutrire il corpo e la mente. Qui, infatti, oltre alla pizzeria ci sono una libreria, uno spazio ludico per i bambini e una bottega con i prodotti di Libera.

Curiosità: cosa è il berberè?
Il berberé è una miscela di spezie composta da peperoncini abissini, semi di coriandolo, chiodi di garofano, semi di cardamomo, semi di sedano di montagna – noti anche come ajowan -, bacche di pimento, grani di pepe nero, semi di fieno greco, zenzero macinato e cannella. Come ogni miscela di spezie, non ne esiste un'unica ricetta e ogni famiglia ne crea una propria. È alla base della cucina eritrea ed etiope, ha un profumo intenso e riconoscibile; il colore è rosso, simile a quello della paprika, e il sapore è aromatico e piccante.

Pro e contro
Pro: L'iniziativa a scopo sociale, il luogo splendido - sperando che d'estate venga sfruttato lo spazio esterno -, gli impasti della pizza, sia con lievito madre che con idrolisi, sono ottimi e digeribili. Io ho provato quella con 'Nduja e caciocavallo e un'altra con le acciughe: entrambe bene equilibrate.
Contro: Il parcheggio un po' complicato in questa zona e il prezzo, secondo me, alto. Si parte dai 6,50 euro per pomodoro, aglio e prezzemolo ma si raggiungono facilmente i 14 euro per qualcosa di più goloso.
Berberè, aperto da lunedì a giovedì dalle 19 alle 22.30, venerdì dalle 19 alle 23.30, sabato dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19 alle 23.30,domenica dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19 alle 22.30.
Tel. 011 0267530, via Sestriere 34 angolo Corso Trapani 95 (Torino).
