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Come scegliere l’albero di Natale facendo attenzione all'ambiente

DI: Gabriella Poggioli |21 nov 2014
Come scegliere l’albero di Natale facendo attenzione all'ambiente

A Natale, si sa, siamo tutti più buoni. Ma, in tempi di risparmio e di sensibilità green, vale la pena di diventarlo già qualche settimana prima, a partire dalla scelta dell'albero da addobbare. Difficile resistere al fascino evocativo dell’albero vero illuminato sopra una distesa di pacchi infiocchettati, sebbene il senso pratico suggerisca il verde sintetico, a patto che sia realizzato con materiali eco compatibili. Ecco le ragioni a favore e contro entrambe le opzioni. Con il suggerimento di una salomonica terza via.

L’albero vero

Se si sceglie la strada del vivaio, è fondamentale che l’albero sia dotato di certificazione PEFC, a garanzia della provenienza da foreste italiane controllate secondo rigorosi standard ambientali. Si consiglia di tenerlo in un posto fresco, lontano da fonti di calore come camini o termosifoni. E niente neve spray: neanche agli alberi piace sentirsi soffocare, tantomeno il giorno di Natale. Ma che cosa fare quando le feste finiscono? Se si ha avuto cura di scegliere un albero con le radici (il caso contrario sarebbe destinato a un esito molto rapido e infelice), occorre sistemarlo nel giardino di casa, sempre che la specie acquistata sia autoctona: difficile che un abete rosso del Trentino si trovi a proprio agio sul lungomare di Palermo, per dire. In mancanza di un giardino, all’albero può comunque essere assicurata una vita migliore lontano dal salotto di casa presso i centri di raccolta indicati dai vivaisti, dai Comuni o dal Corpo Forestale dello Stato.

L’albero sintetico

Niente profumo di resina e fascino del sottobosco, è innegabile. Ma scegliere un albero di Natale sintetico significa salvare uno delle migliaia di esemplari veri che vengono commercializzati ogni anno senza radici con l’intento di favorirne l’essiccamento e un ulteriore acquisto l’anno successivo. Un albero finto, tuttavia, può essere considerato la soluzione ottimale solo se utilizzato almeno per 10 anni. Secondo Coldiretti, infatti, questi alberi arrivano spesso dalla Cina, consumando petrolio e liberando gas serra durante il trasporto; inoltre, sono fabbricati con materiali non eco compatibili, che impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente.

albero sintetico

L’albero... riciclato!

Tra il vero e il sintetico esiste anche una terza via, decisamente più sostenibile tanto per l’ambiente quanto per il portafogli. Chi ha detto che l’albero di Natale debba per forza essere un abete? Greenpeace suggerisce di utilizzare i rami di potatura dei boschi, mentre il WWF sostiene da sempre l’idea di addobbare le piante che già vivono sui terrazzi o nei giardini. Esistono, inoltre, alberi artificiali realizzati con materiali riciclati e riciclabili, come plastica e cartone. E poi c’è il fai da te: facile, divertente e, soprattutto, a costo zero.

albero riciclato

[N.d.r. Le foto sono prese online e tutti i diritti sono riservati ai rispettivi titolari]

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