
Restare a casa, o meglio andare a casa per uscire a cena. Questa è la base, semplice, divertente e vincente del social eating, un specie di appuntamento al buio che fa incontrare cuochi provetti e amanti della buona cucina sconosciuti fino al momento in cui non varcano lo stesso portone nella stessa sera.
Alla base di questo progetto, conosciutissimo in Europa e che sta prendendo piede anche a Milano, ci sono condivisione, tanta curiosità, cucina casalinga e una buona dose di intraprendenza.
Le cene social eating sono un modo nuovo per conoscere persone e sentirsi meno soli in città, ma anche un espediente ingegnoso per affrontare la crisi e inventarsi un lavoro.
Basta una casa, un menù ben studiato e un tema originale, poi l’invito corre sul web, nei social e sulle piattaforme dedicate. La location rimane segreta fino all’ultimo così come le facce degli altri commensali, e nonostante la diffidenza e il timore iniziale ogni volta è il tutto esaurito.
Come funziona il social eating

Chi lo ha detto che le nuove tecnologie ci stanno trasformando in persone solitarie e individualiste? Il social eating ci domostra il contrario e c’è chi ha deciso di farne una professione aprendo un home restaurant o supper club, e chi invece lo fa per mettersi in gioco, ma solo per una serata.
A Milano la piattaforma più frequentata e conosciuta è Gnammo, una delle prime che ha sdoganato il social eating creando una comunità molto ricca e variegata con 1.050 cuochi, e più di 500 eventi in tutta Italia. Si può scegliere così se essere 'host' (ospiti) o 'gnammers' (ospitati) e avere accesso alle decine di eventi e appuntamenti a cui è possibile partecipare scegliendo zona, località, menù e budget. Infatti un aspetto da non trascurare appunto è il costo della cena: può essere low budget per alcune esperienze e salire di livello per i menù più ricercati o comprensivi dei corsi di cucina.
Tra le cose di cui gli organizzatori vanno più fieri è che difficilmente agli incontri si presentano gruppi già bell'e fatti, ma nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di persone singole o al massimo di coppie di amici che hanno capito il senso e il valore delle serate: conoscersi attraverso il cibo.
Noi vi abbiamo partecipato un paio di volte e la nostra cerchia di conoscenze e esperienze è nettamente aumentata. Voi che ne pensate ? Avete mai partecipato ?
