
Sono
andata a trovare Nicola Batavia nel suo nuovo contenitore di idee e cucina, The
Egg, e gli ho fatto qualche domanda. Nicola che viaggia da tanto, che ha consulenze tra l'Asia, l'Europa, che
ha partecipato come chef a due olimpiadi (2006 e 2008) torna sempre a Torino,
la sua città natale, il suo nido, che considera il suo buen
retiro.
The Egg,
l'uovo, rappresenta per Nicola uno dei piatti che da anni sono diventati uno
dei suoi cavalli di battaglia: conosciuto e riprodotto migliaia di volte l'uovo
pocheè e patata al tartufo con fonduta, uno dei piatti realizzati anche per le
Olimpiadi. Sempre e comunque l'uovo e tutte le sue trasformazioni, l'uovo
caramellato con carciofo.
The Egg
è anche la rinascita di Nicola, tra il locale, il lavoro e il bambino che è
nato quest'anno, nel mese di giugno, nuova linfa in casa Birichin.
The Egg
è La rinascita della cucina, un nuovo contenitore, quasi una navicella spazio
tempo, un progetto se vogliamo ambizioso per Torino, ma anche il trampolino di
lancio per un nuovo locale all'estero (anche prima o poi arriverà), un nuovo
menù con tanti stuzzichini, o meglio tanti cicchetti alla veneziana (che per i
più curiosi, partono da 2 € cadauno), le bibite in self service dove nei
frigoriferi in sala si trovano bevande analcoliche, birre, champagne monodose.
The Egg, un incubatore di servizi, una cucina a
disposizione dei clienti per creare eventi, avere a disposizione lo chef
che cucina solo per voi o ancora meglio organizzare una serata speciale e
cucinare da soli, per far vivere il consumatore un'esperienza completa, un vero
laboratorio all'interno del ristorante.

Nicola
Batavia ha creato una formula smart, un bistrot con menù alla portata di tutti,
un approccio friendly. Ma resti a Torino o pensi di spostare questa idea
altrove?
La
stessa formula potrebbe essere ripetuta a Venezia, con il numero 2 di The Egg,
perché forse è l'unica città internazionale che in Italia, al momento, non
conosce crisi.
Dopo 30
anni di carriera e di cucina lo chef tira le somme: bisogna
fare i conti, mi dice, essere meno
famosi ma poter guadagnare e alla fine riuscire mettere da parte. Riuscire a
mantenere un ristorante oggi come oggi è faticoso, per questo capisco i
colleghi che fanno pubblicità, programmi Tv e consulenze che a volte possono
sembrare scomode.

La
cucina sta andando verso un mondo più vegetale secondo te? Tu che fai da sempre
una cucina molto verde, vegetale?
Assolutamente sì, il mondo sta cambiando. Tempo fa se un cliente diceva allo chef che era vegetariano dalla cucina alcuni storcevano il naso. Ora nessuno lo fa più. Il mondo è cambiato, è cambiata la medicina, la mentalità è cambiata, i clienti spendono anche di più per stare bene, tra medicina omeopatica, cibi biologici. Anche in Cina stanno seguendo il filone organic food, quindi possiamo solo immaginare cosa succederà tra 10 anni se in Cina la maggior parte della popolazione chiederà cibo biologico. Una rivoluzione. Il trendy del futuro è la parola wellness, salute. In ogni ristorante dovrebbe esserci una parte del menù dedicato al benessere, al wellness, un menù totalmente vegetariano, e perché no, vegano, un menù che possono mangiare tutti, non solo i vegetariani.
The Egg By Nicola Batavia
Via Vincenzo Monti 16
Telefono 011657457
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