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Leonardo e Milano: un amore poco conosciuto
Proprio come in una partita a poker, Milano grazie ad Expo ha scoperto le sue carte migliori. Una di queste carte é una meraviglia leonardesca riportata ultimamente al suo antico splendore: quindi partendo da "La vigna di Leonardo" vi porteremo in giro per il capoluogo lombardo in cerca dei luoghi legati al grande genio rinascimentale, alla scoperta dell'amore (ancora sconosciuto a molti) tra Leonardo e Milano.
La vigna di Leonardo
A Milano ci sono molti palazzi storici con al loro interno giardini piccoli e grandi.
Basta girare per le vie del centro e fermarsi davanti ai portoni aperti per intravederli ed innamorarsene.
Uno di questi si cela nella casa degli Atellani che custodisce da secoli la Vigna di Leonardo da Vinci. Proprio di fronte a Santa Maria delle Grazie, sede del Cenacolo, si aprono le stanze di questa dimora patrizia. Attraverso l'antico chiostro, coinvolti da una dettagliata audioguida (é possibile richiederla anche in dialetto meneghino), visitando alcune sale tra cui una bella biblioteca con la boiserie seicentesca, si giunge in un giardino all'italiana che culmina con l'antica vigna.
Voluta a e curata fino al suo trasferimento a Parigi dallo stesso Leonardo e ricreata, dopo studi dettagliati, piantando, nello stesso luogo di allora, la pregiata uva malvasia.
Nella casa invece colpisce vedere le foto di persone di questi tempi, i familiari e gli eredi dei vecchi padroni. Un matrimonio, un giovane adolescente, una mamma con il figlio: gente vera che abita in queste case-museo e che apre le porte della propria abitazione per permettere a tutti di godere di un pezzo della bellezza di Milano. Quella sconosciuta, quella intima e forse più vera.
Il Cenacolo
Commovente, intenso, emozionante. Queste sono le sensazioni che si provano visitando il Cenacolo Vinciano.
Ma non é facile organizzare la visita, in quanto spesso le date e gli orari liberi per la prenotazione non sempre corrispondono con i bisogni del visitatore.
Se si ha la possibilità di prenotare con largo anticipo non si rimane delusi, anzi l'emozione che si prova é veramente forte.
Dopo una breve sosta davanti all'ingresso, nel quale si possono vedere foto d'epoca del Cenacolo dopo i bombardamenti della guerra, si entra, tramite un ricercato sistema di purificazione, nel refettorio che contiene l'opera di Leonardo.
Visibili sono i segni del tempo, ma i personaggi e la scena nel suo totale rapiscono il visitatore che è come partecipe dell'episodio evangelico.
Si esce con gli occhi pieni di meraviglia. Non perdete la visita anche all'adiacente chiesa di Santa Maria delle Grazie e fatevi raccontare la storia dei camminamenti segreti che collegavano il Castello con il convento. Leonardo gli usava per spostarsi, indisturbato, dal suo luogo di lavoro alla reggia di Ludovico il Moro.
Le chiuse
Esiste a Milano un luogo dove il tempo si è fermato al 1960: é il Ponte delle Gabelle dove l'esattore esigeva il pagamento di una tassa su tutte le merci e persone che, con i barconi, penetravano da nord nel cuore della città. Ma la vera particolarità della zona sono le chiuse, progettate da Leonardo. E’ una sorta di parco archeologico, poco conosciuto, dove le opere idrauliche che governavano le acque del Naviglio si sono come fossilizzate, provenienti da un’epoca lontanissima, vecchia come il mito di da Vinci.
Naturalmente i portoni ancora visibili in loco non sono quelli originali fatti posizionare dal genio fiorentino ma riproduzioni, realizzati fedelmente dopo la chiusura dei Navigli, e qui posti a imperitura memoria di quel che fu la Milano sull’acqua.
Museo della scienza e della tecnica
Il museo della scienza e della tecnica di Milano é per ovvie ragioni dedicato a Leonardo da Vinci. È una struttura gigantesca, delle mille sfaccettature e unica in Italia. Non é solo un contenitore espositivo, ma sempre più spesso vi si trovano aree interattive e sempre di più sono i laboratori da prenotate il giorno della visita.
Lasciano a bocca aperta i padiglioni dedicati ai mezzi di trasporto e il sottomarino Toti, ma altrettanto avvincente é la visita alla galleria leonardesca dove sono state ricostruire le maggiori invenzioni ispirati al famoso Codice Atlantico di questo genio del Rinascimento: macchine volanti, macchine da guerra e strumenti di vita quotidiana.
Sulle pareti poi, sopra i modelli, sono visibili pannelli che rappresentano particolari opere artistiche dei Leonardo ed anche ingrandimenti degli appunti relativi ai suoi molteplici studi di anatomia, fisica e cartografia.
Se invece volete vedere gli originai del Codice basta recarsi alla Pinacoteca Ambrosiana e sperare che vi si qualche esposizione speciale.
Milano così é un grande e ricco catalogo che mostra tutti gli aspetti della genialità di Leonardo ed é bello per il visitatore poter camminare in cerca dei segni del tempo che non é solo passato, ma che risplende anche nel presente a testimonianza del profondo legame tra Da Vinci e la città meneghina.