
Si passa dalle case di ringhiera all'Unicredit Tower e dall'avvenieristica piazza Gae Aulenti alle viette di quartiere. Questa è Milano. Questa è la zona di Porta Nuova.
Prima di iniziare il nostro tour in questa parte risplendente di Milano leggiamo la frase di Luca Doninelli apposta su un cartello in Piazza Gae Aulenti: «Aprire una nuova piazza è come aprire una nuova strada. Significa dare alla città un nuovo pezzo di destino, una folla di nuove possibilità, di nuovi inizi».
E in effetti questo è il cuore di Porta Nuova, il punto dove idealmente confluiscono gli sforzi di progettatori e operai, dove ci si può accomodare e respirare la città.
Milano Porta Nuova, quattro tappe nel nuovo quartiere avveniristico
PIAZZA GAE AULENTI
Ci sono almeno tre motivi per visitare la piazza di César Pelli dedicata a Gae Aulenti.
- È stata inaugurata da pochi anni e la sua bellezza è ancora intatta, priva dei segni del tempo;
- Non si trova niente di paragonabile in Italia: un velo d'acqua che ricopre parte della piazza riflettendo le facciate in vetro e ferro degli altissimi palazzi circostanti. Eccezionale è anche il design della panchina-scultura che circonda le tre fontane, il Solar Tree di Artemide invece dona una piacevole nota di colore proprio al centro della piazza, ed infine l'opera urbana di Alberto Garutti che con tubi di metallo cromato collega in verticale i quattro livelli creando un originale legame acustico all'interno della struttura.
- Nessuna foto poi è in grado di suscitare l'impatto emotivo che si prova vivendo per la prima volta questa grandissima struttura architettonica in cui la piazza è racchiusa.
BOSCO VERTICALE

L’abbiamo visto nascere, infoltirsi di piante, cambiare colore durante le stagioni (rosa, verde, giallo, arancione, rosso, nero), addirittura diventare nido per uccelli … ma soprattutto lo abbiamo sentito riconoscere come il più bello al mondo.
Boeri è stato un genio! Ha creato un mix di architettura e luogo di relax, ideale per poterci vivere e rilassare nei suoi angoli di verde urbano.
Può piacere o meno, ma è ormai ulteriore simbolo - tra i tanti - della rinascita architettonica di Milano, di cui essere fieri e da vedere senza pregiudizio anzi spalancando gli occhi in cerca di tutte le sfumature possibili.
Noi usiamo il singolare, ma in verità i boschi verticali sono due.
TORRE DIAMANTE

Il Diamante è uno dei grattacieli di Porta Nuova, tra viale della Liberazione e via Galilei; la struttura è sfaccettata ed in certi momenti della giornata è così luminosa, quando il cielo è terso e il sole è così forte da attraversare. E’ un edificio dichiaratamente green. La nuova parola Leed è sinonimo di risparmio energetico, riciclo delle acque meteoriche, uso materiali naturali o ecocompatibili.
MOMO FRUIT BAR

Questo locale stravagante, bio e innovativo ha aperto da poco in Isola, per gli abitanti del quartiere e per i milanesi tutti è diventato sinonimo di garanzia. Pochi fronzoli, saluti calorosi, qualche tavolino, il wi-fi gratuito, entusiasmo ed un menù ricco e salutare. Il bar è uno spazio lungo e stretto ed in un certo qual modo collega Italia e Senegal.
Nella prima parte infatti si mangiano cibi sani e naturali; torte e brioches, frullati e yogurt. Nel “retrobottega” invece c’è un piccolo negozietto nel quale è possibile acquistare prodotti senegalesi e fare un po’ di beneficenza.
