
Lo sapevate che
l’ascensore è in assoluto il mezzo di trasporto più utilizzato al mondo? E che l’Italia è il paese che ha in assoluto più impianti? Messa così sembreremmo la nazione più pigra del pianeta, ma possiamo provare a buttarla sulla questione artistica e tirarci fuori d’impaccio come solo noi italiani sappiamo fare (e a mio modo di vedere questo è solo un vanto, eh).
La letteratura su questo mezzo atipico abbonda di informazioni e aneddoti curiosi ed è trasversale a molti campi del sapere; chi l’avrebbe mai detto, uno parte da un ascensore e si ritrova a leggere di psicologia, ad esempio: è il
mezzo ansiogeno per eccellenza, pensateci.
Siete in una scatola della quale non avete il minimo controllo e della quale non potete vedere il funzionamento; metteteci poi che spesso e volentieri capita di fare il “viaggio” con perfetti sconosciuti e... vi sto facendo voglia di prendere le scale?

Pensateci bene in effetti, perché
prendere un ascensore è una faccenda di quelle impegnative, sul serio: imbarazzanti silenzi da affrontare e spazi angusti da litigarsi. Anche qui: ho scoperto che esiste uno studio sulle posizioni che si tende ad assumere una volta entrati in cabina, che mica lo si fa a caso.
Ci si ruba gli angoli, perché la tendenza è quella di mettere almeno un avambraccio di distanza tra noi e altri possibili viaggiatori, chiamiamoli così, e una volta finiti gli angoli... tutti al centro, nella speranza che qualcuno abbandoni il campo il prima possibile!
Fino alla fine degli anni Cinquanta gli ascensori erano manovrati da persone che stavano in cabina e condividevano veri e propri pezzi di vita con chi era di passaggio: a me questa cosa è successa a Brisbane, alla torre dell’orologio del comune, e il personaggio era manco a farlo apposta un italiano, Calogero, vedi il caso. Lì, dopo molte chiacchiere, che la velocità del mezzo è quella che è, si sale in questa gabbia di ferro che non lascia nulla all’immaginazione e si arriva a godere della vista di uno scorcio di città. Sì, ne vale la pena.
Qui in Italia non ho più avuto simili fortune, che davvero sono esperienze che si finisce per raccontare.
E dopo tutto questo preambolo capirete perché mi sono fatta una ricerca e sono andata a chiedere se anche a
Milano era possibile fare una specie di tour, giusto per buttare l’occhio e vedere come questo mezzo è cambiato nei decenni.
La bella notizia è che mi hanno dato delle indicazioni ben precise e la brutta notizia è che questo è un tour per persone convinte, nel senso che trattandosi di palazzi privati difficilmente li si troverà aperti e accessibili dalla strada: bisognerà avere una buona dose di faccia tosta ed andare a chiedere di poter entrare (un po' come dovete fare per il tour di Milano sui
luoghi delle rapine, altro must imperdibile!).
Ma se siete arrivati fino a questo punto, vuol dire che l’argomento vi interessa e che potete essere sufficientemente folli da provarci.

Posto che non troverete da nessuna parte il Calogero meneghino (ma se mi sbaglio per favore ditemelo, che vado a trovarlo!), ecco il giro che potete fare e che ho fatto pure io:
partite da Piazza Baracca e andate lungo Corso Magenta passando davanti a Santa Maria delle Grazie; da lì,
svoltate in via De Togni, dove troverete dei palazzi molto belli.
Se non siete riusciti a farvi aprire o se la vostra curiosità non si è ancora esaurita,
proseguite per via Meravigli e via Dante.
E se dopo questa immersione nei palazzi di secoli che furono avete voglia di vedere qualcosa di più futuristico, beh, c’è
l’area di Porta Nuova, in zona Garibaldi, quartiere isola: qui alla città è stato rifatto il trucco, mettiamola così, non senza polemiche, ma non è cosa che ci compete ora, piuttosto: avete idea di che ascensori si possono trovare in un posto del genere?
[Il tour proposto da Cabiria alla scoperta degli ascensori di Milano vi ha incuriositi? Allora non potete non provare a vedere se su Groupon ci sono offerte per scoprire la città in maniera diversa. Perché anche se siete milanesi o vivete a Milano la città ha sempre angoli da visitare che sono nascosti anche per chi crede di conoscerla benissimo!]
(Prima foto di vmiramontes)