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La Duchessa di Chicago o La vedova allegra a dicembre al Teatro Alfieri di Torino (sconto di 38%)

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In sintesi

Il teatro mette in scena per due serate due tra le più celebri operette

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  • La Duchessa di Chicago - 15 dicembre ore 20.45 - Platea o Galleria a 16 € invece di 25,85 €
  • La vedova allegra - 16 dicembre ore 20.45 - Platea o Galleria a 16 € invece di 25,85 €

La Duchessa di Chicago

  • Opera di Emmerich Kálmán
  • Corpo di ballo e orchestra del Teatro al Massimo di Palermo
  • Coreografie di Stefania Cotroneo
  • Orchestra diretta dal Maestro Diego Cristofaro
  • Regia di Umberto Scida

La Duchessa di Chicago, vero e proprio musical mitteleuropeo, è l’ennesimo capolavoro del grande compositore Emmerich Kálmán, su libretto di Julius Brammer e Alfred Grünwald. Grande antesignano del “musical theater”, Kálmán combina nella composizione le sonorità del jazz, dello swing ed i motivi tipici della danza contemporanea con elementi musicali tradizionali associati con lo stile waltz-opera prodotto nella Vienna dei tardi anni venti. La musica si appoggia anche a suoni tradizionali dell’Ungheria, patria nativa del compositore Kálmán. La prima rappresentazione avviene al Theater an der Wien (Vienna) il 5 aprile 1928.

Il libretto ha un taglio di relativa satira ed è basato sullo stile del cabaret politico in auge negli ambienti radicali della Vienna del tempo ma anche a Berlino e Monaco di Baviera. In questo senso, prende direttamente di mira la rivoluzione sociale che era in atto negli anni ruggenti in America (un esempio piuttosto evidente è dato dalla scena jazz di Chicago).

Così, lo spettacolo finisce per rappresentare uno spaccato di come la cultura europea si rapportava a nascenti fermenti e movimenti artistici degli USA, con tutti i luoghi comuni del caso: ad esempio, la musica innovativa del jazz e del charleston e i tagli femminili di capelli alla maschietta, tipici delle ballerine di tip tap. La vicenda ruota intorno alla figura della giovane miliardaria americana Mary Lloyd che scommette con le altolocate e ricche amiche del circolo esclusivo da lei frequentato (Il Club delle Giovani Eccentriche): la sfida consiste nell’acquistare la cosa più costosa reperibile in Europa. Nel frattempo, in Europa, lo stato di Sylvaria è sull’orlo della bancarotta.

Il Principe Sándor Boris ed i suoi ministri cercano di tenere tranquilla la popolazione. Si pensa, allora, ad un matrimonio fra teste coronate che possa funzionare come diversivo alle inquietudini della gente. Il Principe decide di fidanzarsi, sia pure in assenza di un vero sentimento, con l’amica di vecchia data, la Principessa Rosemarie di Morenia. Cade a fagiolo l’arrivo, nel piccolo Stato, di Mary Lloyd, che porta con sé il fascino e l’irruenza d’oltreoceano insieme ad un ritmo tutto nuovo: quello del charleston. La miliardaria, venuta a conoscenza della critica situazione economica dello Stato, si offre di comprare il Palazzo Reale. Ma, insieme al Palazzo, pretende che anche il Principe, suo più importante inquilino, diventi di “sua proprietà”…

La vedova allegra

  • Opera di Franz Lehàr
  • Corpo di ballo e orchestra del Teatro al Massimo di Palermo
  • Coreografie di Stefania Cotroneo
  • Orchestra diretta dal Maestro Diego Cristofaro
  • Regia di Umberto Scida

La Vedova Allegra si conferma come una delle operette più famose e rappresentate dell’intero repertorio operettistico.

All’ambasciata del Pontevedro a Parigi, c’è grande fermento. Sta arrivando la Signora Hanna Glawary, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte. L’ambasciatore, il Barone Zeta, ha ricevuto l’incarico di trovare un marito pontevedrino alla vedova per conservare i milioni di dote della signora, in patria. Infatti se la signora Glawary passasse a seconde nozze con un francese, il suo capitale lascerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e per il Pontevedro sarebbe la rovina. Njegus, cancelliere dell’ambasciata, è un po’ troppo pasticcione, ma c’è il conte Danilo che potrebbe andare benissimo. Njegus e Zeta tentano di convincerlo, ma lui non ne vuole sapere. Tra Danilo e Hanna c’era stata una storia d’amore finita male a causa della famiglia di Danilo. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire. Frattanto si snoda un’altra storia d’amore che vede protagonisti Valencienne, giovane moglie di Zeta, e Camillo de Rossillon, un diplomatico francese che la corteggia con assiduità. I due si danno convegno in un chiosco. Li sta per sorprendere il barone Zeta quando Njegus riesce a fare uscire per tempo Valencienne sostituendola con Hanna. La vedova sorpresa con Camillo! Tutti sono sconvolti, Danilo furioso abbandona la festa. Tutto ormai sembra compromesso, ma Njegus, vero Deus ex-machina, riesce a sciogliere gli equivoci e a far confessare ad Hanna e Danilo il loro reciproco amore. La patria è salva. D’ora in poi la signora Glawary non sarà più “La vedova allegra”, ma la felice consorte del conte Danilo Danilowitch.

Questo deal è offerto da Torino Spettacoli S.r.l.

Condizioni

Validità: La Duchessa di Chicago 15.12.2018, ore 20.45; La vedova allegra 16.12.2018, ore 20.45)
Dove: Teatro Alfieri, Torino
Ritiro biglietti: a partire da un'ora prima l'inizio dello spettacolo
Limiti: ingresso per una persona, solo per data e categoria scelta in fase di acquisto
Info ulteriori: posti disponibili in Platea o Galleria. Il posto viene assegnato dalla produzione, non è possibile sceglierlo. Posti vicini per più biglietti acquistati in un'unica transazione.
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Prezzo originale verificato il 05.12.2017 (info)
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