
Ogni città ha i suoi maschi da evitare, esemplari che, purtroppo, non sono affatto in
via d’estinzione e si muovono indisturbati per le strade, frequentano “i locali
giusti” e, per alcune donne più sfortunate, fanno parte integrante della
cerchia di amici. Ecco la classifica dei 10 maschi da evitare a Roma: se ne incontrate
uno fate le vaghe, distogliete lo
sguardo e scappate, finché siete in
tempo.
10. MR. PRECISIONE
Andava bene a scuola, si è laureato nei tempi
prestabiliti, ha trovato subito un’occupazione e magari da piccolo era anche
uno scout. Non eccede in niente, è sempre pacato, affidabile, tollerante e
comprensivo. L’uomo perfetto? No. Una gran noia da cui scappare in fretta.
Rappresenta un reale pericolo perché “il precisetto” si trova ovunque: occhi
aperti!
9. IL MINORENNE
A me fa tenerezza, soprattutto quando si atteggia
a gran figo con gli amici, ma se ripenso ai miei amori adolescenziali mi viene
il mal di testa e una gran quantità di bile. Mi rivolgo a te, giovane teen-ager
del 2014: se vuoi avere una conversazione più o meno intelligente con un
esemplare di sesso maschile devi alzare l’età del target di riferimento di
almeno 5 anni, ed evitare Via del Corso il sabato pomeriggio.
8. IL FRICKETTONE
E’ carino e per lo più innocuo, ha sempre
qualche idea alternativa su come svoltare la serata e magari i suoi amici sono
anche simpatici, fumati sicuramente. “Ma ti prego, hai visto come sono vestita?
Io sul pavimento non mi ci siedo, hai capito?!?” Guardate solo da fuori i
centri sociali ed i locali di San Lorenzo e non avrete problemi.

7. IL PALESTRATO
Il diametro delle sue braccia è pari a quello
della mia coscia (e non sono esattamente magra eh?) e per lui tutto lo scibile
umano è riconducibile al numero massimo di flessioni fatte in palestra. Oltre
ad attaccare delle paternali assurde sulla tua dieta ricca di carboidrati è
anche piuttosto inquietante perché, diciamocelo, frequenta i centri estetici
più di quanto non lo faccia tu. Le discoteche pseudo chic sono il suo habitat
naturale, cerca di ricordarlo.
6. L’AUTO-AMATORE
Inteso nel senso di estimatore di automobili,
che avete capito? Ama la sua auto più di ogni altra cosa, trascorre con lei
tutto il suo tempo libero in attività degne di un vecchietto ottantenne e,
quando gira per le strade della città, il volume dello stereo costituisce
inquinamento acustico. Solitamente è una fase che attraversano i giovani
neopatentati, ma il pericolo è sempre dietro l’angolo.

5. L’ANIMALE DA DISCOTECA
Ogni mattina un animale da discoteca di
sveglia e sa che dovrà correre per rimorchiare in discoteca. Ogni mattina una
povera malcapitata si sveglia e sa che dovrà correre ancora più veloce per
evitare il rimorchio, che sicuramente sarà ad opera del peggior cesso della storia. E’ la dura legge della discoteca, non
serve aggiungere altro.
4. IL PR
Quand’ero giovane
uno dei tormentoni musicali dell’epoca recitava “Sabato sera alla discoteca…
Domenica sera alla discoteca… Lunedì sera alla discoteca…”. Dolore per le
orecchie di alcuni, mantra di vita per altri. Il maschio professione PR ha un
solo pensiero fisso: che la sua serata in discoteca sia proficua. E non ne fa
certo mistero. Tormenta le sue vittime con centinaia di comunicazioni via sms,
whatsapp, e-mail ed eventi molesti su Facebook per fargli sapere che nel locale
dove lavora il giovedì c’è la serata più
glamour del pianeta. Qualcuno spieghi a questo soggetto che la gente
normale il venerdì mattina alle 9 è in ufficio, per favore.

3. IL CINQUANTENNE CHE NON SI ARRENDE
La medaglia di bronzo va al
cinquantenne che non vuole ancora deporre le armi, osserva il culto religioso
della lampada abbronzante, indossa gioielli imbarazzanti e, nella migliore
delle ipotesi, si sente figo coi capelli brizzolati. Se tutto questo non ti
basta lo riconosci perché si contorna di donne che hanno la metà dei suoi anni
(e la metà del suo saldo di c/c) e che devono sorbirsi i suoi racconti di vita
avventurosa fingendo interesse.
2. IL COATTO
Ce n’è sempre uno, anche nelle migliori famiglie. Si
fa un’ora di traffico per bere una birra a Ponte Milvio il sabato sera, gira
sempre con i suoi simili e lo riconosci dal tono di voce che sovrasta gli
altri. Il più delle volte indossa una camicia aderente con petto a vista ma
ultimamente sperimenta nuovi stili per mimetizzarsi. Non farti ingannare, il
gel fra i capelli non mente mai. Per non incontrare questa specie devi assolutamente
bandire i locali e gli stabilimenti di Ostia beach.

1. IL FALSO ALTERNATIVO
Merita il gradino più alto del podio
perché il suo essere, solo sulla carta, un alternativo a tutti i costi lo rende
decisamente ipocrita. Lo riconosci perché veste trasandato-ma-sempre-chic, millanta
letture autorevoli, si professa autonomo e inneggia alla meritocrazia, ma è più
borghese lui che un pariolino anni ’90. Il papy gli ha già trovato il posto
nell’azienda di famiglia nonostante sia al 6° anno fuori corso e, sotto sotto,
la mamma gli rimbocca ancora le coperte.
Arrivati alla fine di questa stramba classifica resta una sola domanda: saranno solo romani questi maschi o sono presenti in tutte le città italiane, dalle più piccole alle più grandi? E, soprattutto, oltre questi... cosa rimane? Con chi andare a bere una birra, al cinema o a fare qualsiasi altra cosa in città? Insomma, cerchiamo testimonianze... fatevi sotto contattandoci qui e/o qui.