
Anche se è iscritta all’anagrafe come
Villa Belgiojoso Bonaparte, è sicuramente più famosa come
Villa Reale. Siamo nella zona di Porta Venezia, fermata Palestro, e a guardare la città dall’alto, da queste parti si nota una bella macchia di verde: la Villa Reale sta proprio lì; costruita alla fine del Settecento per ospitare il Conte Ludovico di Barbiano di Belgioioso, è infatti immersa in un parco, riservato ai bambini. Sì, perché
qui si può entrare solo se accompagnati da un minore di dodici anni! E poi dicono che il nostro è un Paese per vecchi.
Se volete godere quindi di questo angolo della città, “armatevi” di un minore ed entrate!
Anche se, a dire il vero, può capitare di trovare qualche trasgressore, ma forse questo non dovrei scriverlo.

Ma dicevamo. Il parco è il luogo ideale per dimenticarsi di stare a due passi dal centro della città, per immergersi nella lettura o per andare alla scoperta delle diverse specie di alberi: c’è un bellissimo percorso botanico grazie al quale si incappa anche in soggetti piuttosto rari, provare per credere.
A me incuriosisce sicuramente il falso loto, ma quando c’è sentore di Oriente non faccio mai troppo testo perchè mi incuriosisce tutto.
Il retro della villa dà su via Palestro e ad entrare da quella parte forse non ci si rende completamente conto del tipo di architettura con cui si ha a che fare e cioè con l’unico esempio di edificio con le caratteristiche proprie della “villa suburbana” e non del palazzo cittadino, costruito all’interno della cerchia dei bastioni.
L’ingresso di via Palestro è quello che porta al
PAC, il padiglione d’arte contemporanea, e alla Galleria d’Arte Moderna, rinominata Museo dell’Ottocento, dopo l’apertura del Museo del Novecento in Piazza del Duomo. Così, giusto per non far confusione tra secoli!
Ma quando ci si sposta sull’altro lato, il lato principale, quello che dà direttamente sul parco, si capisce perché Napoleone ha scelto questa come sua dimora nell’Ottocento, dopo la morte del Conte Belgiojoso: la facciata offre sicuramente un bel colpo d’occhio, di quelli che comunicano maestosità fin dal primo sguardo, e i circa
25.000 metri quadrati di parco fanno il resto, con tanto di laghetto con grotte e ponticelli, di piccolo tempio e di diversi gruppi di statue.

La villa Reale è stata
progettata dall’architetto austriaco Leopold Pollack, allievo preferito dell’ovunque presente Piermarini, a cui fu commissionata la costruzione direttamente dal conte di Belgiojoso; i temi decorativi sono invece stati affidati al Parini, che ha progettato i bassorilievi e le statue che adornano le facciate.
Che dite? Sono riuscita a farvi venire voglia di andare a farci un giro? Nel caso, preparate i bambini e godetevi la giornata!
E se non ci fosse questa possibilità, attrezziamoci per il miracolo: già uno c’è riuscito a rimanere giovane per sempre, quindi perché non tentare. Qui però niente isola che non c’è, solo un parco molto concreto, di quelli da toccare con mano! Proprio come fanno i bambini... che hai così voglia a dire loro di non toccare: tutto fiato sprecato.
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