“Creiamo borse che parlano di noi”: così si presenta
Nanot, brand dedicato alla
pelletteria con le sue borse, i suoi portafogli, le pochette e le cinture. Tutte con un valore aggiunto. Nanot raccoglie infatti passioni, valori, cultura e senso di appartenenza profondamente italiani. Che si sviluppano tra Toscana e Sicilia e
vengono vendute in una bottega artigiana di Milano.
Il progetto Nanot nasce grazie alla passione di tre amici-parenti, in primis
Claudia Lugheri, un lavoro passato a Firenze nella moda e la possibilità quindi di osservare da vicino come prende forma un abito o un accessorio. Questo entusiasmo lo trasmette a suo marito
Salvatore D’Aquila (è lui il rappresentante della Sicilia!), business manager, che dopo una lunga esperienza professionale in aziende multinazionali decide di mettersi in proprio e di sfruttare le competenze acquisite negli anni. Infine la sorella di Claudia,
Giorgia Lugheri, studentessa in Comunicazione d’Impresa all’Università di Pisa, appassionata di vintage e di recupero, che in Nanot si occupa della progettazione delle collezioni, dello studio, ricerca e sviluppo dei materiali pregiati.
E materiali e manodopera sono proprio al centro della filosofia Nanot. La
produzione delle borse è infatti interamente made in Italy (come
Save My Bags, per dire), o meglio, made in in Toscana.
I prodotti vengono realizzati in un laboratorio fra le colline toscane, da un piccolo gruppo di artigiani che si è appassionato al progetto e ha deciso di mettere a disposizione tutta la propria arte e abilità. Un lavoro accurato e preciso di taglio e cucito, tutto fatto a mano, unito alla scelta di pellami e di materiali eccellenti ottenuti rispettando al massimo l’ambiente – le pelli sono trattate solo al vegetale, senza quindi trattamenti chimici - rendono queste borse davvero speciali. Variazioni cromatiche della pelle, finiture nere e dorate e tanti altri piccoli dettagli donano un aspetto volutamente vissuto, come di accessori sui quali il tempo abbia impresso un fascino un po' vintage.
Il marchio Nanot è stato lanciato nel dicembre 2012 mentre a giugno 2013 ha aperto il primo punto vendita a Milano, in via San Giovanni sul Muro 4. O meglio, ha aperto la
bottega di Milano. Il trio dei creatori di Nanot ci tiene infatti che si utilizzi proprio questa parola. Perché entrando in questo negozietto in zona Cairoli si respira il profumo di una volta, una ambiente amichevole e “slow”. Dove prendersi tutto il tempo per decidere e per farsi consigliare. E anche quello per immaginare la propria borsa dei sogni.
Perché il surplus offerto da Nanot è proprio l’opportunità di
personalizzare totalmente a proprio piacere le borse e forgiarle a nostra immagine e somiglianza. Le collezioni che troverete in bottega sono composte per la quasi totalità da pezzi unici, sia per colore che per tipo di pellame, il restante ha un assortimento di massimo tre esemplari per modello. E se lo chiederete vi verrà aperto (non solo metaforicamente) il cassetto dei desideri, colmo di diversi pellami, colori, abbinamenti cromatici e materici. Che poi, a distanza di poche settimane potrebbero trasformarsi nella vostra borsa, che solo voi porterete al braccio con orgoglio.
Ultima curiosità: il nome Nanot nasce dalla fusione di quelli delle due adorate cagnoline Nanà e Margot. Che accompagnano il trio Claudia-Giorgia-Salvatore nei loro viaggi di lavoro e alla ricerca di ispirazione per le collezioni Nanot. Ormai ufficialmente le mascotte del brand.
Nanot
via San Giovanni sul Muro 4,
20121 Milano