
È primavera!
Claudio Villa, e in origine il cantante e divo radiofonico Alberto Ratagliati, cantavano "È primavera / svegliatevi bambine / alle Cascine messere Aprile fa il rubacuor" in Mattinata fiorentina. Per chi non le conoscesse, il parco delle Cascine è l'area verde più grande di Firenze e da sempre è il luogo preferito dai fiorentini per correre, passeggiare nel verde e... amoreggiare! (Su quant'altro succeda alle Cascine, di notte, non è invece tema di questo articolo).
La bella stagione invoglia a uscire, a fare due passi fuori dalla città, a partire come gli Amici Miei per una zingarata!
E cosa c'è di meglio della provincia fiorentina per un weekend o una gita di primavera? Magari anche per un viaggetto? ;)
3 gite fuori porta in Mugello, nel Chianti e a Vallombrosa
IL MUGELLO
Dal Ponte Rosso imbocchiamo via Faentina e inizia la scampagnata! Pochi chilometri e siamo già fuori Firenze. Attraversiamo le Caldine e altri comuni di Fiesole ed eccoci nel Mugello! Ah, non vi ho avvisato ma per muoversi in questa zona direi che l'auto è fondamentale! Il primo paese che incontriamo è Borgo San Lorenzo, ma se il vostro obiettivo deve concretizzarsi nell'arco di una giornata allora dirigetevi direttamente a Scarperia, la città dei coltelli! Il borgo venne fondato dalla Repubblica fiorentina agli inizi del XIV secolo come avamposto militare, successivamente assunse un ruolo di maggior prestigio e come simbolo del potere venne eretto il Palazzo dei Vicari.
Un'altra tappa di un bell'itinerario mugellano è senz'altro Vicchio, famoso per aver dato i natali a due grandi pittori come Giotto e Beato Angelico e... per il tortello di patate! Potete apprezzare questa specialità - che dicono sia nata a Luco del Mugello - in tantissimi ristorantini e trattorie (un nome? La Casa del Prosciutto a Ponte di Vicchio) oppure in una delle moltissime sagre che a primavera occupano il calendario di ogni fine settimana!
Un percorso alternativo? Barberino del Mugello e il lago di Bilancino, per rilassarsi, sgranchirsi le gambe e magari fare un bella grigliata.

IL CHIANTI
Forse sarò di parte, ma ho un debole per il Chianti, a mio parere (e di molti tedeschi e americani che qui hanno comprato ville e terreni) la più bella zona della Toscana! Vale lo stesso discorso fatto sopra: a meno che non vi vogliate fermare in un paese - e di caratteristici ce ne sono, penso ad esempio alla medievale Greve in Chianti - la macchina diventa un mezzo necessario. In alternativa c'è il pullman, ma vi perdereste la possibilità di fermarvi al primo spiazzo sulla strada per ammirare i panorami che solo qui potete ammirare: colline punteggiate di ulivi, vitigni che si alternano a campi e boschi di lecceti, querce o castagni, isolati casolari che riportano indietro nel tempo e nello spazio (a Frittole! Penseranno subito gli estimatori di "Non ci resta che piangere").
Percorrendo la Chiantigiana troverete spesso il cartello che indica "la strada dei vini", così se fra Greve, Castellina, Panzano, Radda o Gaiole in Chianti volete soffermarvi per deliziarvi con un pasto tipicamente toscano accompagnato da un buon bicchiere di rosso, non avete che l'imbarazzo della scelta.
Una sola raccomandazione: siamo nella terra del Chianti classico e in uno dei regni della bistecca fiorentina... non esiste un abbinamento migliore, ma non chiedete che la carne vi venga servita ben cotta! La "fiorentina" (o meglio, la "bistecca") si mangia al sangue.

VALLOMBROSA
La foresta di abeti secolari di Vallombrosa è la meta ideale per un trekking di mezza o una giornata, il pratone dal canto suo è perfetto per un picnic! Se poi a questa unite la visita alla bellissima Abbazia risalente ai primi decenni dell'anno Mille, allora potete estendere la vostra gita di un altro giorno e di sicuro non ve ne pentirete.
Al suo interno troverete una bella chiesa, una splendida biblioteca e un museo che custodisce una pala del Ghirlandaio mentre all'esterno potete seguire il Circuito delle Cappelle che si snoda intorno all'Abbazia nel mezzo della foresta per quasi 5 km e permette di visitare i 10 tabernacoli e cappelle che testimoniano la vita di San Giovanni Gualberto, il fondatore di questo luogo sacro.
A 10 km di distanza si trova il passo della Consuma, porta di accesso del Pratomagno. Una tappa che vi consiglio di fare per addentare la strepitosa schiacciata all'olio che viene sfornata in un paio di forni del paese e servita allo chalet Il Valico o da Marcello! Gustatevi questa leccornia farcita con il prosciutto e il pecorino toscano, i funghi porcini o la mortadella!
