
Diciamoci la verità, anche in campo foodie le mode del
momento giocano un ruolo importante. Qualche esempio? Come dimenticare il boom delle pennette alla vodka o del cocktail di gamberi degli anni Novanta, passando per la scoperta del sushi, fino ad arrivare ai più recenti cupcakes, hamburger gourmet e noodles in tutte le salse?
In tutto ciò ovviamente Milano non si tira indietro e, anzi, si
adegua perfettamente, accogliendo locali più o meno validi, tutti aderenti
all’uno o all’altro filone. In questo momento, ad esempio, è lo street food a
fare da padrone: quello che una volta era cibo on the go, da mangiare in
metropolitana mentre ci si spostava da una fermata all’altra, oppure era quel
cibo salvezza quando in vacanza all’estero non avevamo molti soldi da spendere
nei ristoranti, è stato riscoperto e riproposto con grande successo,
soprattutto in certi casi.

Qualche nome? Beh l’okonomiyaki di Maidò, la cosiddetta pizza di Osaka, pastella di uova con
farina e fettine di verza, cotta sul teppan e personalizzabile con pancetta,
gamberi, formaggio, kimuchi piccante, fiocchi di alga e scaglie sottilissime di
bonito essicato. Buono davvero.

Sempre in tema di cibo orientale, un’ altra soluzione è
quella di farsi coccolare dal minuscolo Bab, locale koreano in cui assaggiare
il gimbap, roll di riso e alghe deliziosi, mentre, in zona Duomo, Musubi offre
un ottimo rimedio a chi in centro sta cercando una pausa pranzo jappo-style.
Abbiamo raccolto pareri contrastanti sui loro gyoza al pesto, ma a onor del
vero, a noi sono piaciuti.

Se volete qualcosa di meno light e vi trovate sempre in
centro, allora armatevi di pazienza e affrontate la lunga, lunghissima coda per
ustionarvi il palato con i dorati panzerotti di Luini. Sempre in tema
panzerotto, Brerì ne propone di ottimi, assieme alla focaccia barese e ad altri
piatti robusti della cucina pugliese.
Ovviamente il kebab non può mancare nella lista di quei cibi
da strada nobilitati: da Nun Taste of Middle East diventato un vero e proprio
riferimento, al recentissimo Mariù, dove il kebab diventa l’ispirazione giusta
per mixare ingredienti della tradizione italiana inventando combinazioni
divertenti e pause pranzo veloci ma golose.

Se invece siete fedeli nei secoli al panino, almeno
sceglietene uno fatto a regola d’arte! Dove?
Per esempio da Mica, dove protagonista assoluta, nemmeno a
dirlo, è la michetta da farcire con mortadella, salame e altri affettati in
perfetto stile pic-nic. Sfilatino sceglie ingredienti e abbinamenti per panini
che fanno bene alla salute come il Salomone (anti-colesterolo) o il Talento (a
favore della digestione). Non panino ma tramezzino gourmet quello di Tramè che
divide le proprie proposte tra vegetariani, ai salumi, al pesce combinando più
di trenta ingredienti selezionati. Perfetto per una pausa di metà mattina, per
arrivare a cena senza voler mordere il tavolo apparecchiato o proprio per un
pasto veloce ma stuzzicante.
Ci sono poi i nomi storici, quelli che davvero non possiamo
non citare e che sono sempre una vera e propria certezza. Tra questi
impossibile non ricordare Mangiari di Strada che sceglie la formula del fast
food per proporre il panino col lampredotto, la pizza, il pane con la polpetta
(sì, proprio così), cannelloni e altre specialità gastronomiche regionali
italiane o fuori dallo stivale. Immancabile la tradizione siciliana della
Focacceria San Francesco: dalle panelle alle crocchè di latte, dalle arancine
agli sfinciuni fino ai cannoli da riempire al momento, le cassatine e la
goduriosissima sette veli, mousse al cioccolato fondente con bavarese di
nocciole pralinate al cioccolato, savoiardi e gianduia. Tanto per ribadire che in Sicilia non c’è di bello solo il mare.

Due vere e proprie istituzioni per i milanesi: Kiosko,
famosa pescheria che in piazza XXIV Maggio propone cartoccini di pesce fritto
il cui profumo delizia la Darsena lì vicina e Giannasi, famoso per il pollo
allo spiedo ma anche per le crocchette di patate, i triangolini di polenta fritta
e le patate novelle arrosto da mangiare una dietro l’altra.
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