12 km da San Gimignano, 13 da Certaldo, 19 da Castellina in Chianti, 28 da Siena, 45 da Firenze. Poggibonsi non sarà l’ombelico del mondo, ma è senza dubbio quello della Toscana. Tutt’intorno colline e cipressi, profumo di olio buono, viti a perdita d’occhio, passione per la cucina della tradizione e amore per la bella vita.   Diario di viaggio Fra tutti i centri del senese, Poggibonsi è tra i meno conosciuti. Lontano dalla bolgia dei turisti tipica di Firenze e Siena, riserva una sopresa dietro l’altra. Castelli medievali, ville rinascimentali e chiesette romantiche. Qui la storia ha lasciato una testimonianza dietro l’altra, tracce che si seguono per percorrere a ritroso le vicende della cittadina.   Da visitare la Fonte delle Fate, risalente al XIII secolo, il Convento di San Lucchese, con i suoi numerosi affreschi e il Palazzo Pretorio. Se amate fortezze e castelli non perdete il Castello di Staggia Senese, quello della Magione e la Fortezza di Poggio Imperiale, costruita per Lorenzo il Magnifico. Lasciatevi guidare dall’istinto e, se volete, dimenticate la guida turistica. Poggibonsi ha molto da riservare anche fuori dagli itinerari più battuti. Solo così vi imbatterete nelle chiesette nascoste più belle e nei localini del posto, che vi faranno scoprire la cucina della tradizione senese. Ad appena 12 km, la bella San Gimignano. Se volete spingervi poco più oltre, Certaldo Alta vi saprà affascinare con il suo tessuto urbanistico medievale perfettamente conservato.  Hotel A darvi il benvenuto, oltre alla tipica ospitalità della zona, l’eccellenza della cucina toscana e un hotel recentemente ristrutturato e dotato di ogni comfort. 81 le camere, con aria condizionata, telefono, cassaforte, minibar, tv satellitare e asciugacapelli. Per qualsiasi motivo si decida di soggiornare all’Hotel Alcide, imperdibile è un’esperienza culinaria al rinomato ristorante dell’albergo. Qui, piatti di pesce e antiche ricette toscane sono i cavalli di battaglia del menu. La fama del Ristorante Alcide inizia nel 1849, quando Alcide Ancillotti, per deliziare alcuni operai livornesi, ideò un cacciucco strabiliante, che ancora oggi è il fiore all’occchiello del ristorante. Tutto da provare con l’offerta di oggi. Cacciucco  Ingredienti 100 gr. di polpo, 100 gr. di seppie, 70 gr. di pesce al trancio, 100 gr. di pesce da zuppa, 100 gr. di crostacei misti, 100 gr. di cozze, 100 gr. di pomodori pelati, verdure da brodo, aglio, salvia, peperoncino, vino rosso.  Mettere in una pentola capiente mezzo spicchio di aglio, del peperoncino e la salvia da togliere dopo pochi minuti di cottura. Disporre poi il polpo tagliato e battuto. Dopo qualche minuto aggiungere le seppie anche’esse tagliate e far cuocere con del vino rosso. Aggiungere i pomodori pelati e abbassare la fiamma.  Mettere in un’altra pentola con dell’acqua fredda le verdure da brodo e i pesci da zuppa. Far bollire e quando sono cotti far filtrare il tutto ed aggiungere il pomodoro. Quando il polpo e le seppie si ammorbidiscono aggiungere il pesce da zuppa e il pesce al trancio.  A cottura quasi ultimata aggiungere le cozze e quando si aprono il cacciucco è pronto da gustare.