11 settembre 2001 Apocalisse a New York, migliaia di vittime, c’è gente che salta nel vuoto 20 marzo 2003 Scoppia la guerra, Iraq, Apocalisse nel deserto Apocalypse, Apocalisse, Rivelazione Apocalisse L’attrice Lucilla Giagnoni ha iniziato la sua carriera frequentando la Bottega di Gassman, per poi crescere artisticamente con il Teatro Settimo. Da dieci anni lavora da “solista” e nei suoi lavori unisce dialogo, poesia, scienza e teologia. Il suo ultimo lavoro conclude la Trilogia della “Spiritualità” composta dallo spettacolo “Vergine madre”, ispirato al percorso di salvezza raccontato nella Divina Commedia, e da “Big Bang”, un’indagine sugli Inizi e sulla Creazione in cui dialogano scienza, teologia e linguaggio teatrale. Lo spettacolo In questo lavoro, un intenso monologo ispirato all’ultimo libro del Nuovo Testamento e accompagnato da musiche originali, Lucilla porta lo spettatore verso un nuovo mondo. Gli occhi cechi, che credono di vedere e di sapere, non riescono a carpire il mistero, il quale si rivela solo a chi sa guardare con occhi nuovi. Questo testo racconta la storia dell’evoluzione della Coscienza un bambino appena nato vede il mondo come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso. Questa è l’Apocalisse, una RiNascita. “Originale e terapeutica la commistione di fonti e contenuti che da soli sarebbero risultati difficilmente digeribili da una platea che non assiste solo per imparare, ma soprattutto, per emozionarsi. Inizio e Fine si rincorrono a vicenda, col fiatone, per tutto il tempo in cerca di un punto di incontro che dovrebbe dare il senso alla pièce come a tutta la vita. Maria Rosa Pantè ha aiutato nella stesura di un testo ispirato all’ultimo libro della Bibbia, quello di Giovanni e della Rivelazione, quello del guardare e del raccontare, e al personaggio teatrale dell’Edipo, l’uomo che uccide il padre Laio, re di Tebe e sposa la madre Giocasta. La drammaturgia scenica, le musiche e le luci aiutano ad evadere dal passato per ancorarsi ad una realtà che parli, anzi, guardi in modo diverso ma il presente è fatto di terremoti, catastrofi, nubifragi e incidenti umani. Lucilla Giagnoni tiene le fila di tutto con credibilità e calore verso un pubblico a cui vuole dedicare una visione nuova e vergine del mondo siamo tutti accomunati da una cosa meravigliosa, l’esser figli di qualcuno, l’unica condizione di parità che dovrebbe sovvertire il modo di guardarci e di guardarsi intorno, perché il mistero si svela solo a chi guarda con occhi nuovi.” Varese Oggi