Dottor Frankenstein? “Frankenstìn”. Vuol prendermi in giro? No. Si pronuncia “Frankenstìn”. Allora dice anche “Frederaick”. No, Frederick. Bèh, perché non è “Frederaick Frankensìn”? Non lo è è Frederick Frankenstìn. Capisco. Tu devi essere Igor. No. Si pronuncia “Aigor” Frankenstein Junior La commedia geniale di Mel Brooks “Sipuòfare”, “Rimetta a posto la candela”, “Potrebbe essere peggio… potrebbe piovere”, “Diventerà molto popolare” sono alcune delle esilaranti battute entrate nella memoria degli appassionati di Frankenstein Junior.  Per chi ha visto il film sarà uno spasso riascoltare alcune della battute più famose. Per chi non ha mai avuto l’occasione di assaporare il successo cinematografico, questo spettacolo, portato in Italia con la Compagnia della Rancia, sarà una grande occasione per scoprire il genio del regista americano. La versione italiana è una trasposizione fedele della realtà cinematografica di Mel Brooks, dove le scenografie in bianco nero dalle atmosfere gotiche si contrappongono ai coloratissimi costumi e fanno da sfondo ai tantissimi momenti di irresistibile comicità. Trovate registiche e coreografiche originali ripropongono in chiave musical l’ironia propria del film attraverso “numeri” divertentissimi, su tutti quello tra Frankenstein e il Mostro sulle note di Puttin’ on the Ritz di Irving Berlin. Le atmosfere dark, le musiche e i balli di tip tap sono solo una parte dello show curato da Saverio Marconi, che ha scelto il suo cast tra oltre 700 pretendenti. La trama Il giovane scienziato e dottore Frederick Frankenstein viene chiamato ad ereditare il castello del nonno Victor Von Frankenstein. Oltre ad ereditare le mura del sinistro maniero, dovrà fare i conti con la creatura creata dal nonno, il fedele servo Igor, la bella assistente Inga e una fidanzata alquanto isterica. Arrivato al castello con l’aiuto dell’assistente e del servo, all’interno del laboratorio di suo nonno, darà vita a un uomo. Igor, mandato a rubare il cervello di Hans Delbruck scienziato e luminare, prende quello sbagliato … Compagnia della Rancia Fondata nel 1983, inizia a lavorare concentrandosi sul genere musical, nuovo in Italia, poco conosciuto e amato da Saverio Marconi, il direttore artistico. La Compagnia propone i più famosi titoli internazionali tradotti interamente in italiano, favorendo la divulgazione di un genere fino a quel momento riservato a un’élite di appassionati. Nel 1997 insieme a Musical Italia, lancia il progetto “Grease”, il primo longrunning show italiano. In pochi mesi e in sole due città, “Grease” batte ogni record di pubblico e di incasso, segnando l’inizio di un rinnovato interesse per il musical in Italia. Anno 2003 insieme al Gruppo ForumNet, la Compagnia della Rancia dà vita al Teatro della Luna di Assago, il nuovo grande teatro con caratteristiche tecniche e strutturali tali da poter ospitare le grandi produzioni di questo genere. “Lo spettacolo “mostruosamente divertente” in anteprima al teatro dell’Aquila a Fermo ha conquistato il pubblico. Frankenstein Junior non lascia il tempo di pensare e si impossessa di ogni senso degli spettatori che vengono catturarati dalla storia, dalla comicità, dal ritmo incalzante della narrazione e dalla caratterizzazione dei personaggi. Così la Compagnia della Rancia di Tolentino ritorna alla comicità di Mel Brooks e si prepara a collezionare l’ennesimo successo.” Cronachemaceratesi.it “Eclettico, irriverente, un po’ cupo ma decisamente divertente. E’ il musical “Frankenstein Junior” diretto da Saverio Marconi con Marco Giacomelli. … Tutte le atmosfere dark, ma con una forte influenza comica, saranno riprodotte sul palcoscenico nella nuova produzione della Compagnia della Rancia che vede anche, nel ruolo della capricciosa fidanzata del dottor Frederick Frankenstein, Elizabeth, Giulia Ottonello, mentre in quello della sinistra e misteriosa governante del castello in Transilvania, Frau Blucher, il cui nome incute terrore persino ai cavalli, Altea Russo. L’assistente del dottore, Inga, è la sexy Valentina Gullace. Igor, con le sue battute e le sue “gobbe” che si spostano a sorpresa, colpevole di aver rubato in un laboratorio un cervello “ab normal”, invece sarà Mauro Simone nel film era Marty Feldman.” Repubblica.it