♪ ♫ È il sogno di una vita che non è più fantasia e col corpo in movimento la cosa più incredibile mai vista in vita mia è scritto in prima pagina, chiunque leggerà il gigante dell’Atlantico quest’oggi salperà come rotta avrà New York, la Statua della Libertà è un evento della storia che ci si ricorderà ♪ ♫ Titanic, il musical Il racconto di un sogno Dopo 100 anni, la leggenda della nave da crociera più famosa del mondo ritorna sul palcoscenico in un musical che si ispira ai fatti reali più che al film. Lo spettacolo offre al pubblico musiche e libretto originali, nati dalla fantasia e dall’idea di Federico Bellone. Ad affiancarlo c’è Barley Arts, reduce dal grande successo di “We Will Rock You” dei Queen. La scelta di reinterpretare il kolossal cinematografico del 1997 in una nuova chiave rende lo spettacolo originale e suggestivo. Sul palcoscenico prende vita una struggente storia d’amore, 8 storie che si intrecciano, cambi di scena, costumi sontuosi, effetti speciali, un’automobile d’epoca, grandi illusioni e un indimenticabile tema del maestro Ennio Morricone un mix di sentimento, azione, avventura, sensualità, nostalgia, tensione, mistero, stupore, bellezza e lusso, per un affresco di personaggi d’inizio secolo, diversi tra loro ma uguali di fronte al destino. La Trama New York, 20 aprile 1912. Bruce Ismay, amministratore delegato della compagnia navale del Titanic, risponde alle domande dei giornalisti circa l’affondamento del transatlantico. Le sue risposte ci riportano indietro nel tempo, precisamente al 10 aprile 1912, quando il Titanic è pronto a salpare da Southampton verso l’America. L’emozione è alle stelle e passeggeri di prima, seconda, terza classe e addetti ai lavori sono in partenza sulla “nave più importante che ci sia”. A bordo c’è Francesco, un clandestino italiano in cerca di fortuna, che stringe amicizia con John, passeggero di terza classe in viaggio verso il suo amore. C’è anche la francese Isabelle Duval, una giovane cantante lirica con una splendente carriera all’orizzonte, accompagnata dalla madre, donna austera ed egoista, alla quale Isabelle non riesce a ribellarsi. Il quarto giorno di navigazione, in capitano Smith, Ismay insieme agli ingegneri decidono di aumentare la velocità per arrivare a destinazione un giorno prima e stupire così il mondo intero. Lo stesso giorno, Francesco e John si intrufolano in seconda classe e Francesco vede per la prima volta Isabelle, intenta a visitare la nave con la madre. Qui incontra anche Emmeth e Alice, una coppia di anziani ancora molto innamorati, che gli fanno comprendere quanto l’amore non abbia limiti, accendendo in lui la voglia di conquistare Isabelle, nonostante la diversa classe sociale. Una sera a una festa, Francesco, camuffato da elegante passeggero, incontra finalmente Isabelle, e insieme ballano un romantico valzer sotto le stelle. Intanto una catastrofe è sulla rotta del Titanic viene avvistato un iceberg imponente. La maggior parte dei passeggeri e dell’equipaggio non si rende conto della gravità della situazione. Sul ponte di comando Smith, Ismay, Andrews e Murdoch si rendono conto che ormai il dado è tratto la nave affonderà in poche ore e il sogno finirà…   Teatro Nuovo Il Teatro Nuovo viene inaugurato nel 1938, su progetto dell’architetto Lancia, uno tra i più famosi dell’epoca. Viene gestito inizialmente da Remigio Paone, amico intimo di Luigi Pirandello, con una programmazione di eventi teatrali e musicali di altissimo livello. Oggi offre uno spazio duttile che si adatta a tutte le esigenze e a tutti gli spettacoli musical, sfilate, spettacoli teatrali e mostre. Nel cuore vivo di Milano, in Piazza San Babila, offre un’unica sala prestigiosa con 1100 poltrone di velluto rosso. Rassegna stampa “Titanic il musical”, per la prima volta in Italia, interpreta in chiave teatrale una struggente storia d’amore, entrata ormai nella leggenda, con cambi di scena, costumi sontuosi, effetti speciali e un indimenticabile tema del Maestro Ennio Morricone, in un mix di avventura, mistero, sentimento, azione, lusso e sensualità, per creare un affresco di personaggi d’inizio ‘900, così diversi fra loro ma tutti uguali di fronte al destino Dietrolequinte.blogosfere.it La leva è l’emozione che fa commuovere il pubblico e immerge come in un film. Il regista riesce a trasportare l’oceano dentro non potendo allargare l’orizzonte, così l’effetto emozionale è giocato non sull’immensità sconfinata ma sulla claustrofobia, che i rumori esasperano con l’uso tagliente delle luci, dell’oscurità che vibra attraverso raggi affilati come lance ed un rosso denso. E’ la luce ancora la vera parola della musica che sostiene la scenografia, il cui impatto forte è nello stesso tempo impalpabile e per questo realistico e credibile. Saltainaria.it