In sintesi
Il berretto a sonagli - regia: Laura Moruzzi - di: Luigi Pirandello - con la Compagnia di San Cipriano - una storia di corna diventa pretesto per approfondire certi lati oscuri della società, attraverso il noto gioco delle parti Il pianoforte che sognava il flamenco: - con: Ioana Maria Lupascu (pianista) e Lucas Molina (ballerino) - La spettacolarità del flamenco e la virtuosità del pianoforte classico in una magica poesia di ritmo e passione Opzioni Il berretto a sonagli - biglietto in platea a 10 € invece di 15 Il pianoforte che sognava il flamenco - biglietto in platea a 15 € invece di 28 - biglietto in balconata a 10 € invece di 18
A proposito di questa offerta
Perché una realtà non ci fu data e non c’è; ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere; e non sarà mai una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile… Luigi Pirandello Il berretto a sonagli Il berretto a sonagli di Pirandello è uno dei capolavori dell’autore italiano, una commedia che riconferma quella che era la sua visione dell’uomo “un pupo”. Pirandello in questo testo descrive il conformismo e le apparenze della società siciliana a lui contemporanea. La signora Beatrice Fiorica, donna gelosa e insoddisfatta, è pronta a denunciare al delegato Spanò, amico di famiglia, il tradimento del marito che se le fa con la giovane moglie dello scrivano, il signor Ciampa. Ma l’anziano signore che è a conoscenza della relazione della moglie, e che tollera questa situazione, chiede alla signora Fiorica di non minare la sua rispettabilità. Beatrice non ne vuole sapere e fa scoppiare uno scandalo, tirandosi addosso le ire di tutta la famiglia e passando per bugiarda. Ciampa, ora che tutti sanno che porta “il berretto a sonagli”, ossia il cappello da buffone e da becco, pretende soddisfazione e sostiene davanti a tutto il paese che Beatrice sia pazza, per aver infangato il nome e l’onore di tre persone. Il pianoforte che sognava il flamenco Danza tipica della cultura spagnola, il flamenco trae le sue origini dalla tradizione musicale di diversi popoli mori, ebrei e gitani. Nata come danza tipicamente popolare, nel corso degli anni si è sviluppata e diffusa in molti ambiti e in tutto il mondo. I piedi battono vigorosi sul pavimento, mentre le mani si muovono seducenti in aria o sfiorano con eleganza l’orlo del vestito. Il flamenco è un’arte nobile, solare e che trasmette allegria ma anche passione, malinconia e romanticismo. La spettacolarità del flamenco ballato da Lucas Molina e la virtuosità del pianoforte classico, suonato magistralmente da Iona Maria Lupascu, creno uno spettacolo unico, una magica poesia di ritmo e passione. Teatro San Babila Sorto nel cuore di Milano, il Teatro San Babila fu costruito dall’architetto Gottardi nel 1964 per volere del Cardinale Montini, poi Arcivescovo di Milano e futuro Papa Paolo VI. Era un teatro all’avanguardia con uno spazio per i congressi internazionali, grazie all’impianto di traduzione simultanea, e una sala costruita con un’acustica perfetta. Considerato il “salotto di Milano” sul suo palcoscenico si sono esibiti numerosi attori e artisti come Rossella Falk, Ernesto Calindri, Lauretta Masiero, Giulio Bosetti, Enrico Maria Salerno e molti altri ancora.