♪ ♫ Siamo Zorro tutti quanti, grandi, piccoli e giganti, trascinati dalla forza di un’idea. Zorro è il cuore e la speranza che dà forza a chi ci crede, ma gli eroi di tanta fede siete voi. W Zorro, da domani tutto cambierà. Zorro il sogno, Zorro il segno, la bandiera della libertà ♪ ♫ W Zorro il musical Uno spettacolo con duelli mozzafiato Chi da bambino non ha giocato a impersonarlo? Lui, l’eroe mascherato che cavalca nella notte e difende i poveri dall’oppressione dei tiranni, continua ad affascinare il pubblico da generazioni. Stefano D’Orazio, che da piccolo amava vestire i panni di questo personaggio, la pensa così al riguardo “Ho voluto attingere a quell’energia che avevo addosso ogni carnevale, quando andavo a Piazza Navona sventolando il mantellino con i coriandoli che mi cadevano addosso“. Oggi al Teatro Verdi è possibile rivivere quelle emozioni grazie al musical rivelazione della stagione. Con un testo assolutamente inedito e quella “leggerezza” tipica della commedia musicale italiana, lo spettacolo racconta la storia del più famoso cavaliere mascherato di tutti i tempi, un eroe forse realmente esistito più di due secoli fa. Attori conosciuti a livello internazionale e 12 ballerini acrobati combatteranno per tutto lo spettacolo incantando il pubblico in sala al ritmo delle musiche di Roby Facchinetti. A rendere ancora più credibili le scene ci ha pensato il maestro d’armi Stefano Pantano, tre volte campione mondiale di scherma, che per mesi ha insegnato agli attori l’arte del fioretto per destreggiarsi con disinvoltura sul palco. “Per una volta, la scherma diventerà coreografica. Questo personaggio è sempre stato nei sogni di ogni bambino e di persone come me, che poi hanno impugnato davvero il fioretto. È un onore fare da maestro agli attori protagonisti di questo grande musical.” La trama Dopo un lungo periodo di assenza Diego Zorro torna in Messico, richiamato dalla notizia della morte dell’anziano padre William, nobile idealista da sempre dalla parte dei peones. La sua terra è oppressa dal regime dittatoriale la rivoluzione è imminente nella California messicana dove il divario fra miseria e ricchezza è ormai incolmabile. Diego capisce presto che El Zorro, il misterioso personaggio apparso spesso al fianco dei peones per sostenere la loro causa, abile tanto con la spada quanto con le parole, era proprio l’amato padre. Per questo decide che da quel momento continuerà la sua missione combattendo mascherato per la liberazione del popolo e per rendere giustizia alla bella Cecilia, adottata in tenera età dal padre di Diego dopo che la sua famiglia era stata sterminata senza pietà dai tiranni. “A firmare le musiche e i testi è ancora una volta il duo, garanzia di qualità, costituito da Roby Facchinetti e Stefano D’Orazio che, dopo i trionfi di “Pinocchio” e il successo di “Aladin”, si sono cimentati con questa nuova avventura confermando pienamente la loro capacità di coinvolgere e commuovere tutto il pubblico … . Particolarmente travolgenti sono risultati i passaggi di flamenco eseguiti dal corpo di ballo al gran completo in un crescendo emozionante che ha coinvolto l’intero pubblico fino a sfociare in un fragoroso e sincero applauso collettivo. Altrettanto incantevoli e accurate sono state le coreografie dei balletti realizzati per i duelli a filo di spada che hanno visto protagonisti i dodici ballerini contemporaneamente in scena in una perfetta sincronia di esecuzione, il tutto arricchito dalle suggestive immagini delle famose e imperiose cavalcate di Zorro proiettate su un velo di fondo” Saltinaria, ottobre 2012 “Una produzione completamente italiana con bellissime musiche e personaggi nuovi che si vanno ad aggiungere ai protagonisti tradizionali del famoso racconto, realizzando uno spettacolo che commuove, coinvolge, diverte con la leggerezza tipica della commedia musicale italiana” Il Giornale della Danza, ottobre 2012