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Continua il nostro viaggio alla scoperta dei quartieri più famosi di Firenze. Dopo le storiche botteghe artigiane in Otrarno e Campo di Marte oggi vi portiamo a Gavinana, il quartiere situato nel Quartiere 3 di Firenze e costruito sulla sponda sinistra del fiume Arno nella parte sud-orientale della città.
Di seguito trovate alcune informazioni, curiosità e consigli su cosa fare e visitare.
Perché il nome Gavinana?
Il quartiere prende il nome “Gavinana” dalla sua piazza centrale, piazza Gavinana, dedicata alla battaglia che ebbe luogo nell’omonima località delle Montagne Pistoiesi dove durante l'Assedio di Firenze del 1529-1530 Francesco Ferrucci, a capo delle truppe fiorentine, si scontrò con le truppe dell'Imperatore Carlo V e fu ucciso.
Il Bandino e la grotta artificiale
A Firenze tutti conoscono la Grotta del Buontalenti, situata nel Giardino di Boboli nel cuore di Firenze. Ma non tutti sanno che a Gavinana si trova un’altra grotta artificiale realizzata su ispirazione dell’opera architettonica del Buontalenti. Si tratta della Grotta del Bandino situata all’interno del giardino dalla Villa del Bandino, nella parte più antica del quartiere ribattezzata per l’appunto Il Bandino. La villa fu costruita nel 1746 e oggi in parte è sede della Biblioteca Comunale.
Il trippaio di Gavinana

Trippa e lampredotto a Firenze sono lo street food per eccellenza. E a Gavinana la tappa obbligatoria per gli amanti di questi cibi da strada è il trippaio di Gavinana. Leonardo Torrini è il proprietario del chiosco situato in Piazza del Bandino tra via Ripoli e viale Giannotti dove prepara pietanze tipiche della cucina fiorentina. Trippa, lampredotto e frattaglie sono le specialità del Trippaio, così come il bollito preparato con la lingua, la poppa, il muso e i nervetti dei bovini. Si può ordinare e mangiare rigorosamente in piedi oppure da prendere take away e portare a casa.
I “brigidini” sono nati a Gavinana?
Sembrerebbe di sì. A Gavinana si trova la Chiesa di Santa Brigida al Paradiso dove, nel 1390, fu edificato il primo convento di monaci e monache dell'ordine di Santa Brigida. Un monastero particolare quello di Santa Brigida, in cui coabitavano monaci di entrambi i sessi, seppur in clausura.
E la storia narra che proprio tra le mura del monastero (anche se non è chiaro se sia quello di Lamporecchio a Pistoia o di Gavinana a Firenze) le monache devote a Santa Brigida, le cosiddette brigidine, abbiano inventato la ricetta dei famosi dolcetti toscani “brigidini”.
